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Minerva Cardioangiologica 2013 February;61(1):33-43
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
L’esperienza con i dispositivi orientati anatomicamente per l’impianto transapicale della valvola aortica
Haensig M. 1, Holzhey D. M. 1, Lehmkuhl L. 3, Lehmann S. 1, Linke A. 2, Schuler G. 2, Girrbach F. 1, Moscoso-Luduena M. 1, Borger M. A. 1, Rastan A. J. 1, Mohr F. W. 1 ✉
1 Department of Cardiac Surgery, Heart Center of the University of Leipzig, Leipzig, Germany; 2 Department of Cardiology, Heart Center of the University of Leipzig, Leipzig, Germany; 3 Department of Diagnostic and Interventional Radiology, Heart Center of the University of Leipzig, Leipzig, Germany
L’impianto transacatere di valvola aortica (TAVI) è una nuova tecnologia, che sta diventando rapidamente una procedura di routine desiderabile per i pazienti con stenosi valvolare aortica sintomatica e rischio superiore alla media per chirurgia convenzionale della valvola aortica. Lo svantaggio fondamentale del TAVI resta il rischio, non ben prevedibile, di un grado non banale di perdita paravalvolare e di un’elevata percentuale di blocco atrioventricolare e impianto consecutivo di pacemaker. Inoltre, le tecniche di impianto correnti non consentono il controllo della rotazione dei dispositivi di prima generazione, che potrebbe essere vantaggioso per quanto riguarda prestazioni ottimali fisiologiche della valvola, flusso coronarico ottimale ed evitamento del posizionamento di commissure davanti agli osti coronarici. Questi inconvenienti avevano spinto lo sviluppo di dispositivi di seconda generazione, auto-espandibili, a base di nitinolo, per impianto subcoronarico, che mirano alla riduzione di perdita paravalvolare e blocco AV, mediante posizionamento orientato anatomicamente nella radice aortica. Questo riesame si concentra sulla descrizione di tre diversi concetti di TAVI, attualmente in fase di prima valutazione clinica, o hanno di recente ottenuto approvazione per la commercializzazione, utilizzando l’approccio transapicale.