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REVIEW
Minerva Cardioangiologica 2013 February;61(1):21-32
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Riserva di flusso coronarico nel 2013: un aggiornamento
Sattur S. 1, Mathur A. 2, Acharji S. 1, Waller A. H. 3, Prasad H. 3, Singh M. 1, Rudzinski W. 2, Kaluski E. 1, 2 ✉
1 Division of Cardiology, Robert Packer Hospital Guthrie Health Services, Sayre, PA, USA; 2 Division of Cardiology, University Hospital and New Jersey Medical School, Newark, NJ, USA; 3 Division of Cardiovascular Medicine, Brigham and Women’s Hospital, Boston, MA, USA
La riserva di flusso coronarico (fractional flow reserve, FFR) è diventata uno strumento estremamente prezioso per valutare la significatività emodinamica di lesioni coronariche intermedie in pazienti con sindromi coronariche stabili. Questo manoscritto delinea i dati attuali di supporto all’uso della FFR per guidare gli interventi cardiovascolari, rispetto ad altre modalità invasive e non invasive. La correlazione tra FFR, la gravità dei sintomi e la probabilità di futuri eventi cardiovascolari importanti sono esaminate criticamente alla luce dei risultati dello studio FAME-2. Gli autori delineano le lacune scientifiche, le potenziali insidie e i pregiudizi legati alla FFR per quanto riguarda le indicazioni attuali ed emergenti. Si descrivono gli sviluppi più importanti relativi alla FFR nel 2012: indice iFR (Instantaneous Wave Free Ratio) e FFR basata su angio-TC non-invasiva. Il manoscritto propone aree di ricerca futura per migliorare i dati scientifici a sostegno degli algoritmi e delle strategie cliniche attuali per la FFR.