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ECOCONTRASTO: QUALE IL RUOLO?
Minerva Cardioangiologica 2011 October;59(5):473-8
Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Ecografia con contrasto: realmente sicura dopo tutto?
Aggeli C., Raftopoulos L. G., Kazazaki C., Felekos I., Stefanadis C. ✉
Department of Cardiology, Hippokration Hospital, University of Athens, Athens, Greece
L’ecocardiografia è stata integrata nella pratica clinica come strumento indispensabile che fornisce informazioni prognostiche e diagnostiche aggiuntive, essenziali per un’ottimale gestione del paziente. Inoltre, l’ecocardiografia con contrasto è considerata una svolta tecnologica importante nel settore dell’imaging cardiovascolare, poiché non fornisce solo immagini di qualità superiore, ma amplia anche gli scenari di applicazione clinica dell’ecocardiografia, comprese la cardiopatia coronarica, le cardiomiopatie e la patologia cardiaca strutturale. Nonostante ciò, numerosi studi sperimentali e dati derivanti da osservazioni post-marketing hanno messo alla prova gli agenti di contrasto a causa di crescenti preoccupazioni sul loro profilo di sicurezza. Nello specifico, studi su animali hanno dimostrato effetti biologici nocivi, presumibilmente attribuibili al fenomeno detto cavitazione inerziale, il quale comporta una disfunzione endoteliale di vari organi tra cui il cuore. Per tale motivo, l’Agenzia europea dei medicinali (EMA) e la Food and Drug Administration (FDA), rispettivamente nel 2004 e nel 2007, hanno emesso degli avvertimenti secondo i quali l’utilizzo di agenti di contrasto nell’ecocardiografia era da considerarsi pericoloso, essendo connesso a casi di fatalità aventi luogo numerosi minuti dopo l’infusione endovenosa. D’altro canto, un gran numero di ampi studi clinici ha contraddetto l’incriminazione del contrasto, illustrando un’eccellente profilo di sicurezza dell’utilizzo dell’agente di contrasto in numerosi ambiti clinici, come i pazienti ospedalizzati nel reparto di terapia intensiva e l’ecocardiografia da sforzo, condizione che potrebbe rendere i pazienti proni a eventi ischemici e aritmici. Inoltre, l’efficacia clinica documentata degli agenti di contrasto ha portato sia l’EMA che la FDA a riconsiderare le loro dichiarazioni iniziali reintroducendo l’utilizzo del contrasto nel corso degli esami ecocardiografici. Come risultato, l’American Society of Echocardiography ha pubblicato nel 2008 una dichiarazione di consenso, nella quale raccomanda un esteso elenco di applicazioni.