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REVIEW   

Minerva Cardioangiologica 2011 June;59(3):203-23

Copyright © 2011 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Biomarcatori nella sindrome coronarica acuta ed intervento coronarico percutaneo

Searle J. 1, Danne O. 2, Müller C. 3, Mockel M. 4

1 Department of Cardiology, Charité - Universitätsmedizin Berlin, Campus Virchow-Klinikum, Berlin, Germany 2 Department of Nephrology and Intensive Care Medicine, Charité - Universitätsmedizin Berlin, Campus Virchow-Klinikum, Berlin,Germany 3 Department of Laboratory Medicine and Pathobiochemistry, Charité - Universitätsmedizin Berlin, Campus Virchow-Klinikum, Berlin, Germany 4 Department of Cardiology, Emergency Medicine, Chest Pain Unit, Charité - Universitätsmedizin Berlin, Campus Virchow-Klinikum and Campus Charité Mitte, Berlin, Germany


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La definizione universalmente riconosciuta di infarto del miocardio ha evidenziato quanto sia diventato importante il ruolo dei biomarcatori nella diagnosi della sindrome coronarica acuta. Di fatto, il trattamento dei pazienti affetti da sindrome coronarica acuta (acute coronary syndrome, ACS) risulta oggi più specifico e personalizzato che mai, tuttavia c’è ancora una grande possibilità di miglioramento. Risulta necessaria un’ulteriore ricerca e validazione clinica di nuovi biomarcatori per soddisfare il bisogno di includere ed escludere in modo più veloce e specifico gli eventi di infarto del miocardio, per una più accurata valutazione dei rischi che consenta di standardizzare delle linee guida per una terapia standardizzata e per un monitoraggio efficace del risultato terapeutico al fine di garantire un rapporto rischio-beneficio ottimale. La presente revisione si propone di analizzare una serie di biomarcatori cardiovascolari provenienti da differenti contesti fisiopatologici e di discuterne l’indice diagnostico, prognostico e terapeutico nella valutazione della ACS e dell’intervento coronarico percutaneo (percutaneous coronary intervention, PCI). Il presente articolo fornisce una revisione delle attuali conoscenze e della letteratura sui biomarcatori nella ACS e nel PCI, discutendo i biomarcatori attualmente utilizzati quali la troponina cardiaca, la troponina cardiaca ad alta sensibilità, i peptidi natriuretici e i possibili futuri biomarcatori quali la copeptina, la colina e la fosfolipasi A2 associata alla lipoproteina. La presente revisione si focalizza sull’applicazione clinica di questi marcatori, valutandone non solo l’aspetto diagnostico e prognostico, ma anche l’integrazione nella pratica clinica. Vengono attualmente studiati numerosi nuovi biomarcatori e nuovi esami di biomarcatori che danno la speranza di un forte miglioramento nel processo diagnostico e di stratificazione dei rischi. Sono tuttavia necessari ulteriori trial clinici diagnostici su vasta scala al fine di valutare l’impatto sul trattamento dei pazienti affetti da ACS e sulla conseguente utilizzo del PCI nella pratica clinica.

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