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REVIEW  INTENSIVE CARDIAC CARE - PART I 

Minerva Cardioangiologica 2010 August;58(4):505-17

Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Valutazione farmacologica nella diagnosi di aritmia

Brembilla-Perrot B.

Cardiologie, CHU de Brabois, Vandoeuvre, France


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La valutazione farmacologica presenta un certo numero di indicazioni nella diagnosi di aritmia. Essa è utilizzata per una serie di scopi diagnostici, tra cui la diagnosi di sincope correlata a bradicardia durante le analisi non invasive quali l’adenosin trifosfato (ATP) per la diagnosi di sincope vasovagale, oppure per la diagnosi della sindrome del nodo del seno o per l’infusione di isoproterenolo durante il tilt test potenziato per indurre una sincope vasovagale, durante lo studio elettrofisiologico del blocco atrio-ventricolare (AV) infra-Hissiano o della sindrome del nodo del seno in seguito ad iniezione di Ajmaline, od ancora per comprendere se la sindrome del nodo del seno od il blocco AV supra-Hissiano sono reversibili in seguito a somministrazione di atropina e sono correlati ad un riflesso vagale. La valutazione farmacologica è inoltre utilizzata per la diagnosi di tachicardia supraventricolare e ventricolare; l’isoproterenolo viene ampiamente utilizzato, generalmente durante gli studi di elettrofisiologia. L’infusione di isoproterenolo è necessaria durante l’aritmia correlata all’esercizio fisico, in corso di cardiomiopatia aritmogenica ventricolare destra, di tachicardia ventricolare idiopatica e di cardiomiopatia dilatativi idiopatica. L’ATP può essere utilizzato per indurre una fibrillazione atriale di tipo vagale e può essere utile per differenziare tra un rigurgito attraverso una via accessoria ed una tachicardia AV nodale da rientro. La valutazione farmacologica viene utilizzata per l’individuazione e la valutazione della prognosi di alcune patologie associate al rischio di morte improvvisa. L’infusione di isoproterenolo è necessaria nella sindrome da pre-eccitazione per valutare l’accorciamento del periodo refrattario accessorio. L’iniezione di ajmaline o di flecaïnide è di fondamentale importanza nei familiari di un paziente affetto dalla syndrome di Brugada per l’individuazione della patologia stessa.

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