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REVIEW  METABOLISMO CARDIOVASCOLARE 

Minerva Cardioangiologica 2010 April;58(2):253-67

Copyright © 2010 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Diabete e prognosi cardiovascolare: alla ricerca di un motivo di speranza

Chen L., Shen Y. T., Shannon R. P.

Cardiovascular Institute and the Department of Medicine, University of Pennsylvania, School of Medicine, Philadelphia, PA, USA


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Il diabete mellito di tipo 2 e la malattia cardiovascolare rappresentano un sinergismo pericoloso che tuttora minaccia la salute pubblica nei paesi sviluppati e in via di sviluppo. Tenuto conto di questo, è stato attuato uno sforzo terapeutico collettivo per mitigare gli effetti dell’iperglicemia sulla prognosi cardiovascolare avversa. Nonostante convincenti evidenze epidemiologiche leghino il diabete alla malattia cardiovascolare ed evidenze meccanicistiche colleghino l’iperglicemia alla tossicità sia a livello dei cardiomiociti che delle cellule endoteliali, i trial clinici progettati per esaminare gli effetti di uno stretto controllo glicemico sulla prognosi CV si sono rivelati deludenti. L’apparente paradosso necessita di un riesame delle considerazioni iniziali così come della possibilità di prendere in considerazione nuovi approcci terapeutici condotti solo sotto rigoroso controllo del tasso glicemico. In questa revisione, passeremo in rassegna le prove che evidenziano un legame tra il diabete e la prognosi cardiovascolare avversa ed esamineremo le evidenze meccanicistiche secondo le quali l’iperglicemia causa danno cellulare nei modelli sperimentali. Estrapoleremo delle conclusioni dalle informazioni dedotte dai recenti trial clinici e discuteremo un nuovo approccio terapeutico che comprenda il controllo della glicemia, con meno effetti collaterali e che magari utilizzi meccanismi che siano anche cardio-protettivi.

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