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REVIEW
Minerva Cardioangiologica 2009 June;57(3):291-7
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Esiti clinici di pazienti in dialisi dopo l’impianto di DES: meta-analisi e revisione sistematica della letteratura
Athappan G. 1, Ponniah T. 2
1 Caritas St Elizabeth Medical Center/ Tufts School of Medicine, Brighton, MA, USA 2 Madurai Medical College, Madurai, India
Obiettivo. Studi di angioplastica cardiaca transluminale percutanea (percutaneous transluminal cardiac angioplasty, PTCA) in pazienti con patologia renale allo stadio terminale (end stage renal disease, ESRD) sottoposti ad emodialisi hanno suggerito alte percentuali di complicazioni procedurali e di ristenosi. L’intervento coronarico percutaneo (percutaneous coronary intervention, PCI) con stent di metallo semplice (bare metal stents, BMS) ha ridotto significativamente la ristenosi e la conseguente rivascolarizzazione della lesione bersaglio (target lesion revascularization, TLR) in questi pazienti, anche se non ai livelli dei controlli non in dialisi. L’introduzione di stent che rilasciano farmaci (drug-eluting stents, DES) ha ridotto enormemente la percentuale di ristenosi in confronto ai BMS in pazienti con differenti caratteristiche cliniche ed angiografiche, tuttavia il loro impatto sui pazienti con ESRD in dialisi non è chiaro a causa della frequente esclusione di questa popolazione dai principali trial clinici. Lo scopo del presente studio è stato quello di confrontare, attraverso tecniche meta-analitiche, gli esiti del PCI con DES e con BMS, quando sono utilizzate su pazienti con ESRD in dialisi.
Metodi. Gli studi comparativi pubblicati tra Gennaio 2002 e Gennaio 2009 sul confronto tra DES e BMS in pazienti con ESRD in dialisi sono stati identificati attraverso una ricerca elettronica e revisionati utilizzando un modello ad effetti casuali. Gli endpoint (o aspetti clinici presi in esame) primari del presente studio sono stati gli endpoint complessi della mortalità, dell’infarto del miocardio (myocardial infarction, MI) e della TLR. Un endpoint secondario della presente analisi è stata la perdita luminale tardiva. Sono state valutate anche la mortalità intra-ospedaliera ed il MI. L’eterogeneità è stata valutata utilizzando le statistiche Cochrane Q and I2.
Risultati. Sono stati inclusi nell’analisi cinque resoconti comprendenti 641 pazienti (279 DES e 362 BMS). Tutti gli studi consistevano nel confronto non-randomizzato tra DES e BMS. La lunghezza del follow-up era nell’intervallo compreso tra 9 e 12 mesi. Gli esiti clinici intra-ospedalieri erano simili tra i due gruppi. Al momento della visita di controllo era presente una tendenza verso una ridotta TLR (OR 0,50; IC 0,27-0,93; P=0,011; I2=48%) ed una ridotta perdita luminale tardiva (WMD -0,34; IC -0,58- -0,10; P=0,09; I2=58%) nei pazienti sottoposti a PCI con impianto di DES. Non sono state riscontrate differenze tra i due gruppi per quanto riguarda la percentuale di mortalità con qualunque causa (OR 0,66; IC 0,40-1,08; P=0,070; I2=0%) ed il MI (OR 1,35; IC 0,52-3,52; P=0,53; I2=0%).
Conclusioni. Nei pazienti con ESRD in dialisi sottoposti a PCI, gli stent DES sono sicuri e riducono rivascolarizzazioni ripetute. Il numero ridotto di pazienti e la limitata qualità degli studi inclusi nell’analisi necessitano, tuttavia, di un’interpretazione cauta dei risultati. Saranno necessari ulteriori trial controllati, ben pianificati e largamente randomizzati per stabilire la strategia di trattamento nei pazienti con ESRD sottoposti a PCI.