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REVIEW CELLULE STAMINALI CARDIACHE: QUALE IL FUTURO
Minerva Cardioangiologica 2009 April;57(2):219-31
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Ruolo delle cellule staminali e progenitrici nei pazienti post-infartuati
Liu X. 1, Dauwe D. 3, Patel A. 2, Janssens S. 1-3
1 Vesalius Research Center (VIB3) Department of Cardiovascular Medicine, KU Leuven, Leuven, Belgium 2 Division of Clinical Cardiology Department of Cardiovascular Medicine, KU Leuven, Leuven, Belgium 3 Leuven Stem Cell Institute Department of Cardiovascular Medicine, KU Leuven, Leuven, Belgium
Nonostante lo stato dell’arte della terapia, il decorso clinico resta mediocre per i pazienti con infarto miocardico (myocardial infarction, MI) con ridotta funzionalità del ventricolo sinistro (left vetricular, LV). La riparazione del miocardio danneggiato attraverso l’utilizzo di cellule rappresenta un nuovo sviluppo promettente nella medicina cardiovascolare. Le cellule staminali embrionali e le cellule progenitrici adulte sono state studiate a fondo per la loro capacità di migliorare il recupero della funzionalità LV nei modelli preclinici di infarto miocardico ma i meccanismi sottostanti restano ancora in gran parte incompresi. I recenti studi controllati verso placebo, randomizzati, sul trasferimento di cellule del midollo osseo nei pazienti infartuati hanno evidenziato risultati contrastanti relativamente agli effetti cellulo-mediati sul recupero globale o regionale della funzionalità LV, con ampiezza e durata variabile. Attualmente c’è sempre più accordo che gli effetti osservati dopo trasferimento di cellule progenitrici derivate dal midollo osseo, come nel caso dei pazienti post-infartuati, si ottengono indipendentemente dalla formazione di cardiomiociti. La meta-analisi per sottogruppi degli studi pilota attualmente disponibili, randomizzati e osservazionali, ha sottolineato le limitazioni dell’attuale riparazione cardiaca basata sulle cellule e ha fornito suggerimenti per il disegno di futuri studi clinici focalizzati. Infatti, i due studi clinici randomizzati più recenti non hanno confermato un significativo effetto biologico. Di conseguenza, per facilitare negli anni a venire l’attuazione di terapie innovative cellulo-mediate per il recupero funzionale dopo MI è obbligatoria una migliore comprensione dei meccanismi molecolari sottostanti e delle modalità della riparazione mediata da cellule. I rapidi progressi ottenuti circa gli aspetti biologici relativi alle cellule cardiache stanziali e i progressi tecnologici relativi alla possibilità di generare cellule staminali totipotenti paziente-specifiche possono rappresentare una grande promessa per la cardiomiogenesi e per recuperare direttamente la capacità di esplicare la forza contrattile.