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Minerva Cardioangiologica 2007 December;55(6):703-10
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Effetto dell’angioplastica coronarica primaria sulla variabilità della frequenza cardiaca e sulla funzione ventricolare sinistra nei pazienti con infarto miocardico acuto
Santangeli P., Lamendola P., Larosa C., Lombardo A., Sestito A., Infusino F., Sgueglia G. A., Mariani L., Marinaccio L., Lanza G. A., Crea F.
Department of Cardiology Sacro Cuore Catholic University, Rome, Italy
Obiettivo. Numerosi studi hanno indicato che l’angioplastica coronarica percutanea (primary coronary intervention, PCI) primaria ha un favorevole impatto sul rimodellamento ventricolare sinistro e sulla variabilità della frequenza cardiaca (heart rate variability, HRV) sia a breve che a lungo termine nei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto (IMA). Tuttavia, nessuno studio ha precedentemente esaminato il rapporto tra rimodellamento ventricolare sinistro e HRV durante follow-up di pazienti con IMA trattati con PCI primaria.
Metodi. Abbiamo esaminato 28 pazienti con IMA (27 di sesso maschile, età media 57±8 anni) trattati con PCI entro 12 ore dall’inizio dei sintomi. I pazienti sono stati sottoposti ad una registrazione ECG Holter delle 24 ore ed a valutazione ecografica della frazione di eiezione ventricolare sinistra (left ventricular ejection fraction, LVEF) prima della dimissione e dopo 1 mese e 6 mesi di follow-up. L’HRV è stata misurata nel dominio del tempo e della frequenza.
Risultati. Ad 1 mese e 6 mesi di follow-up, abbiamo osservato un significativo miglioramento delle variabili HRV sia time- che frequency-domain con le modificazioni più significative identificate per la deviazione standard degli intervalli tra battiti normali (SDNN) nel dominio del tempo (95,5±26,1 ms – 125,5±29,8 ms – 142,8±28,8 ms rispettivamente, P<0,001) e per l’ampiezza delle frequenze molto basse (VLF) nel dominio della frequenza (36,7±9,8 ms – 44,1±11,1 ms – 48,9±12,2 ms rispettivamente, P<0,001). Viceversa, rispetto ai valori basali, la LVEF è risultata sostanzialmente stabile ad 1 e 6 mesi di follow-up (48,8±8,5% – 50,8±10% – 49,6±9% rispettivamente, P=0,25). A 6 mesi di follow-up, 11 pazienti hanno presentato un miglioramento della LVEF ≥5%, mentre 17 pazienti non hanno mostrato alcuna modificazione di questo parametro. Le variabili HRV sono invece significativamente migliorate ed in modo simile in questi due sottogruppi, sia ad 1 che a 6 mesi di follow-up.
Conclusioni. I nostri dati dimostrano che, nei pazienti con IMA trattati con PCI primaria, l’HRV migliora nel tempo indipendentemente dalle modificazioni della LVEF. Le implicazioni cliniche di questo dato richiedono di essere verificate in studi successivi.