Home > Riviste > Minerva Cardiology and Angiology > Fascicoli precedenti > Minerva Cardioangiologica 2007 August;55(4) > Minerva Cardioangiologica 2007 August;55(4):443-58

ULTIMO FASCICOLO
 

JOURNAL TOOLS

Opzioni di pubblicazione
eTOC
Per abbonarsi
Sottometti un articolo
Segnala alla tua biblioteca
 

ARTICLE TOOLS

Estratti
Permessi
Share

 

ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Cardioangiologica 2007 August;55(4):443-58

Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Trattamento mini-invasivo endovascolare delle varici degli arti inferiori con radiofrequenze: esperienza clinica e revisione della letteratura

Zan S., Contessa L., Varetto G., Barra C., Conforti M., Casella F., Rispoli P.

Unit of Vascular Surgery S. Giovanni Battista Hospital University of Turin, Turin, Italy


PDF


Obiettivo. Le varici degli arti inferiori rappresentano una condizione patologica comune, che, nel mondo occidentale, interessa il 10-15% della popolazione adulta maschile e il 20-25% di quella femminile. Quest’alta prevalenza è all’origine di rilevanti costi sanitari e sociali. La maggior parte delle varici è associata all’insufficienza della vena grande safena (VGS). Per il trattamento del reflusso della VGS è stato recentemente descritto, in alternativa allo stripping, un nuovo metodo, meno invasivo e più vantaggioso dal punto di vista economico: l’obliterazione endovenosa con radiofrequenze (RF) (procedura VNUS-Closure“).
Metodi. Ventiquattro pazienti con varici degli arti inferiori sono stati sottoposti a obliterazione endovenosa della VGS al di sopra del ginocchio con la metodica VNUS-Closure“. I diametri delle safene variavano da 5 a 10 mm. Il catetere a RF è stato inserito per via percutanea o attraverso una piccola incisione dei tegumenti. Tutti gli interventi sono stati eseguiti in anestesia locale per tumescenza, sotto guida ecografica. Tutti i pazienti sono stati dimessi entro 2 h dall’operazione. Sono stati pianificati controlli clinici ed eco Doppler a una settimana e a 1, 6, 12, 24 mesi.
Risultati. L’occlusione completa o parziale del segmento trattato della VGS è stata ottenuta in 23 casi. In un solo paziente è stata evidenziata la mancata obliterazione della VGS dopo la procedura. Quest’insuc-cesso è stato trattato con esito positivo mediante scleroterapia con schiume ecoguidata. Tutti i pazienti hanno ripreso le normali attività entro 3-5 giorni dall’operazione. In tutti i casi si è ottenuta una sensibile riduzione delle varicosità, del dolore, del senso di peso e dell’edema. Rare le complicanze postoperatorie: 2 soggetti hanno riferito parestesie transitorie di coscia. Non sono stati riportati casi di trombosi venosa profonda o embolia polmonare (follow-up medio 26,7 mesi, range 15-33).
Conclusioni. Una revisione della letteratura e l’esperienza degli Autori suggeriscono che, in assenza di significative complicanze, quali trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, vi sono significativi vantaggi nell’impiego dell’obliterazione della VGS con RF. In effetti, il sistema Closure“, in casi selezionati, garantisce, se confrontato con lo stripping, un minor dolore postoperatorio, una più veloce guarigione, un più rapido ritorno alle quotidiane occupazioni, ed appare vantaggioso per quanto concerne i costi. I tassi di recidiva a 36 mesi dopo obliterazione con RF sembrano simili a quelli riportati dopo trattamento chirurgico convenzionale.

inizio pagina