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Minerva Cardioangiologica 2007 August;55(4):433-41
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Uno studio comparativo sull’uso dell’amiodarone e della procainamide nel tratamento della fibrillazione atriale di recente insorgenza
Xanthos T. 1, Prapa V. 2, Papadimitriou D. 1, Papadimitriou L. 3
1 Department of Experimental Surgery and Medical Research University of Athens Medical School Athens, Greece 2 Department of Anesthesiology Evangelismos General Hospital University of Athens Medical School Athens, Greece 3 Department of Anaesthesiology Red Cross “Henry Dunnant” Hospital University of Athens Medical School Athens, Greece
Obiettivo. Obiettivo del presente studio è stato confrontare la sicurezza e l’efficacia dell’amiodarone e della procainamide nella terapia cardiologica in acuzie.
Metodi. Sono stati studiati 223 pazienti con fibrillazione atriale (FA) sintomatica. Dopo trattamento con digossina per il controllo della frequenza ventricolare; tutti i pazienti in cui non si era ottenuto il ripristino del ritmo sinusale (RS) sono stati randomizzati in due gruppi: nel gruppo A (113 pazienti) sono stati somministrati 300 mg di amiodarone endovena in 30 minuti e, in caso di mancato ripristino del RS, altri 20 mg/kg/24 h di amiodarone endovena. Nel gruppo B (110 pazienti) è stato somministrato un bolo endovenoso di 1 g di procainamide, alla velocità di infusione di 50 mg/min, e, in caso di mancato ripristino del RS, altri 2 mg/min nelle successive 24 h.
Risultati. Il tasso di cardioversione a RS è stato simile con amiodarone (81,4%) e procainamide (82,7%) (P=NS). Il carico di procainamide ha permesso una cardioversione più rapida rispetto al carico di amiodarone (P=0,02), ma non si è registrata alcuna differenza significativa successivamente. Rispetto alla procainamide, l’amiodarone ha provocato una riduzione significativa dei valori di pressione sistolica nelle prime 18 ore (P<0,001) e di pressione diastolica nelle prime 6 ore (P<0,001). Con entrambi i farmaci si sono registrati scarsi effetti collaterali. L’unico reale fattore prognostico per una cardioversione efficace rimangono comunque le dimensioni dell’atrio sinistro.
Conclusioni. I due farmaci si sono rilevati entrambi ugualmente efficaci nel ripristino del RS, anche se la procainamide ha un effetto più rapido nella fase di carico iniziale. Entrambi i farmaci si sono dimostrati sicuri e gli effetti collaterali si sono presentati esclusivamente con la somministrazione della dose di mantenimento.