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CASI CLINICI   

Minerva Cardioangiologica 2007 June;55(3):385-9

Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Un nuovo sistema di ottimizzazione della stimolazione biventricolare mediante tonometria dell’arteria radiale: analisi di un caso

Rafique A. M., Naqvi T. Z.

Cardiac Noninvasive Laboratory Division of Cardiology Department of Medicine Cedars-Sinai Medical Center Los Angeles, CA, USA


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L’ottimizzazione eco-guidata del pacemaker permette di ottenere un miglioramento significativo della funzione cardiaca nei pazienti che non rispondono alla resincronizzazione cardiaca (cardiac resynchronization treatment, CRT). Un sistema più semplice e non invasivo di determinazione della funzione cardiaca durante il settaggio del pacemaker biventricolare può semplificare questa procedura. In questo articolo presentiamo il caso di un paziente di 73 anni con sintomi di scompenso cardiaco in classe NYHA III di recente insorgenza, a 7 mesi di distanza da una CRT per cardiomiopatia postischemica. Durante l’ottimizzazione del pacemaker tramite A-pacing a 60 battiti/min, il ritardo atrio-ventricolare ottimale era stimato a 290 ms, sia mediante misurazione con metodica eco-Doppler PW che con la contemporanea analisi dell’onda sfigmica del polso radiale. Nonostante la presenza di un ritmo sinusale, non era visibile alcuna attività meccanica atriale fino a un ritardo di 190 ms. Un ulteriore miglioramento nella funzione cardiaca e una riduzione della desincronizzazione meccanica si ottenevano mediante ottimizzazione VV con tissue Doppler imaging (TDI). L’articolo sottolinea come sia necessaria un’ottimizzazione personalizzata del pacemaker biventricolare dopo CRT e come la concomitante valutazione tonometrica dell’onda sfigmica del polso radiale in aggiunta alla valutazione mediante metodica PW e TDI possa fornire ulteriori informazioni nell’ottimizzazione del pacemaker.

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