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REVIEW   

Minerva Cardioangiologica 2007 June;55(3):341-51

Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Farmaci anti aritmici e tecniche di ablazione dopo l’impianto di defibrillatori

Colella A. 1, Pieragnoli P. 1, Ricciardi G. 1, Giaccardi M. 2, Padeletti L. 1, Michelucci A. 1

1 Department of Heart and Vessels University of Florence, Florence, Italy 2 Unit of Pediatric Cardiology Anna Meyer Hospital University of Florence, Florence, Italy


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Lo scopo di questo articolo è riportare le evidenze circa l’uso dei farmaci o dell’ablazione dopo l’impianto del defibrillatore. I farmaci possono essere utilizzati per prevenire le scariche appropriate o inappropriate, possono influenzare positivamente o negativamente la soglia di defibrillazione, possono essere utili per il trattamento dello “storm” elettrico. L’ablazione può essere effettuata per curare direttamente le coesistenti tachiaritmie sopraventricolari o ventricolari o per la modulazione del nodo AV. In particolare, i dati raccolti indicano che l’ablazione di tachiaritmie ventricolari frequenti e non tollerate può essere effettuata modificando empiricamente il substrato aritmogeno anche in pazienti con situazioni emodinamiche complesse e differenti tachicardie. Alla fine di questo articolo si sottolinea come il monitoraggio remoto, un miglioramento tecnologico nuovo e molto promettente, può essere utilizzato per decidere quasi in tempo reale l’utilizzo di queste due terapie o per controllare la loro efficacia.

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