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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Cardioangiologica 2007 June;55(3):317-23

Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

L’ecocardiografia da stress con dobutamina è utile nella definizione della prognosi a medio e lungo termine dei pazienti affetti da stenosi mitralica?

Chirio C., Anselmino M., Mangiardi L., Morello M., Oliaro E., Omedè P., Trevi G. P.

Department of Cardiology University of Turin Turin, Italy


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Obiettivo. Nei pazienti affetti da stenosi mitralica (mitral stenosis, MS) con scarsa correlazione tra sintomatologia clinica e quadro ecocardiografico, l’ecocardiografia da stress con dobutamina (dobutamine stress echocardiography, DSE) non ha ancora dimostrato una ben definita utilità e un valore predittivo significativo. Obiettivo del presente studio è stato di valutare l’utilità del DSE nella definizione della prognosi a 2 e 5 anni di questo tipo di pazienti.
Metodi. Tra Aprile 1998 e Luglio 1999, 44 pazienti con MS nota sono stati sottoposti ad ecocardiografia basale e DSE. I pazienti sono stati suddivisi in due gruppi: gruppo A se al DSE presentavano un gradiente transmitralico medio (MG) che superava i 15 mmHg e/o una pressione in arteria polmonare (PAP) superiore a 60 mmHg; gruppo B se se il MG e/o la PAP erano inferiori rispettivamente a 15 e 60 mmHg. Gli endpoint presi in considerazione sono stati la mortalità, l’ospedalizzazione per edema polmonare acuto, le complicanze associate alla valvulopatia e alla correzione (per via percutanea o chirurgica) del vizio valvolare. Il follow-up medio è stato di 73,6 ±16,6 mesi.
Risultati. L’età media dei pazienti era 55,2±10,5 anni; l’83,7% dei pazienti erano di sesso femminille; i pazienti in classe NYHA I-II o III erano rispettivamente il 18,6%, il 58,1% e il 23,3%; l’area valvolare media era di 1,39±0,26 cm2; il MG medio era di 8,05±2,54 mmHg; la PAP media era di 39,3±7,9 mmHg. Venticinque pazienti presentavano i criteri di inclusione nel gruppo A e 18 nel gruppo B. Il periodo libero da complicanze (27,9±32,1 mesi nel gruppo A vs 53,5±25.8 mesi nel gruppo B; P=0,008) e la sopravvivenza libera da eventi a 2 anni (40% nel gruppo A vs 88,9% nel gruppo B; P=0,002) sono risultate significativamente diversi nei due gruppi. Non sono invece emerse differenze significative nella sopravvivenza a 5 anni.
Conclusioni. La DSE sembra permettere di riconoscere i pazienti affetti da MS che andranno incontro ad una più rapida evoluzione della malattia valvolare nei successivi 24 mesi.

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