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REVIEW INNOVAZIONI IN INTERVENTI ENDOVASCOLARI
Minerva Cardioangiologica 2007 February;55(1):19-56
Copyright © 2007 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Angioplastica e stenting carotideo con dispositivi di protezione. Stato dell’arte
Henry M. 1, 2, Polydorou A. 3, Klonaris C. 4, Henry I. 5, Polydorou A. D. 6, Hugel M. 1, 2
1 Cabinet de Cardiologie, Nancy, France 2 Global Research Institute Apollo Clinic, Hyderabad, India 3 Panteleimon General Hospital, Athens, Greece 4 First Surgical Department Vascular Division Athens University Medical School, Athens, Greece 5 Polyclinique Bois-BernardBois-Bernard, France 6 Onassis Cardiac Center, Athens, Greece
La presenza di una stenosi carotidea è responsabile di circa il 30% degli ictus. L’endoarteriectomia carotidea è considerata il gold standard per il trattamento delle stenosi carotidee. L’angioplastica e lo stending carotideo stanno emergendo come nuova strategie terapeutiche alternative alla chirurgia per il trattamento delle stenosi carotidee. Tuttavia, il rischio di complicanze neurologiche e di embolia cerebrale resta il principale problema di queste procedure. Al fine di ridurre il rischio, è necessario ottenere: indicazioni corrette, con buona selezione dei pazienti e delle lesioni; impiego della giusta tecnica; dispositivi di protezione cerebrale. Questi dispositivi dovrebbero essere impiegati di routine e sono obbligatori per tutte le procedure. Sono disponibili 3 tipi di dispositivi, di cui i più utilizzati sono i filtri. Tuttavia, ciascun dispositivo ha dei limiti e nessuno può azzerare del tutto il rischio di eventi embolici. Le complicanze neurologiche possono essere, però, ridotte del 60%. In questo lavoro vengono discussi i nuovi dispositivi di protezione embolica; la corretta scelta dello stent e il suo impianto (gli stent non sono tutti equivalenti e presentano diversi effetti geometrici); complementi farmacologici; buon lavoro di gruppo. Nella nostra casistica di 844 procedure, il tasso di mortalità e di ictus a 30 giorni è stato del 3,7% senza l’uso di dispositivi di protezione cerebrale (n=187) è del 1% con l’uso di dispositivi (1,3% per i pazienti sintomatici, 0,9% per i pazienti asintomatici, 1,4% per i pazienti ad alto rischio e 0,4% per i pazienti a basso rischio). Lo stending carotideo mediante dispositivi di protezione embolica costituisce lo standard terapeutico e potrebbe diventare il trattamento ideale per le stenosi carotidee, almeno in alcuni sottogruppi di pazienti.