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REVIEW   

Minerva Cardioangiologica 2005 December;53(6):605-10

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Trattamento dell’arteriopatia obliterante degli arti inferiori: una battaglia che può essere vinta anche con i farmaci?

Gaddi A. V., Cicero A. F. G.


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L'epidemiologia dell'arteriopatia obliterante periferica (peripheral occlusive arterial disease, POAD) solleva alcune preoccupazioni per la sua crescente incidenza nei Paesi occidentali. La maggior parte dei pazienti affetti da POAD sviluppa complicazioni cardiovascolari sistemiche e muore per accidenti cardio e cerebrovascolari. Quindi il costo sociale di questa malattia è molto elevato. Gran parte dei fattori di rischio per POAD sono ben noti e sono reversibili tramite un corretto miglioramento dello stile di vita (soprattutto aumento dell'attività fisica e cessazione dell'abitudine al fumo di sigaretta) e controllo dei fattori di rischio per malattie cardiovascolari (diabete mellito, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa). Al contrario non sono disponibili molti dati per quanto riguarda terapie efficaci per il trattamento delle forme clinicamente attive. Gli unici farmaci studiati in maniera adeguata e attualmente disponibili sul mercato sono il cilostazolo (forse utile solo nei pazienti più gravi), e la sulodexide (che sembra aumentare la distanza percorsa senza dolore fino al 75%). Ulteriori ricerche sono necessarie per sviluppare nuovi farmaci efficaci per il trattamento della POAD, ma nel frattempo è necessario identificare quanto prima tutti i pazienti affetti da POAD e trattarli adeguatamente con le terapie oggi disponibili.

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