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REVIEW  ECOCARDIOGRAFIA - PARTE II 

Minerva Cardioangiologica 2005 June;53(3):165-76

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Applying intravascular ultrasound to optimize the placement of coronary drug-eluting stents

Biondi-Zoccai G. G. L., Chieffo A., Agostoni P., Colombo A.


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L'ecografia intravascolare ha contributo alla comprensione della fisiopatologia della malattia aterosclerotica coronarica e dei meccanismi alla base delle tecniche di rivascolarizzazione percutanea, e ciò in particolare per quanto concerne gli stent coronarici. La recente comparsa degli stent a rilascio di farmaco ha rivoluzionato la cardiologia interventistica, riducendo drasticamente il rischio di restenosi. Tuttavia, il ruolo dell'ecografia intravascolare nell'era degli stent a rilascio di farmaco è ancora incerto. Molti studi clinici hanno usato l'ecografia intravascolare solamente per valutare il grado di iperplasia intimale e il problema dell'apposizione incompleta. Sul piano teorico, una metodica capace di garantire l'ottimale impianto di un sistema di rilascio locale di farmaco quale lo stent medicato appare molto promettente. D'altronde, non vi sono studi controllati in merito e persiste incertezza sull'attuale ruolo dell'ecografia intravascolare. Un fattore cruciale è la bassa incidenza di restenosi nella maggior parte degli studi finora condotti, in quanto ciò aumenta significativamente il numero di pazienti che dovrebbero essere studiati per quantificare il rapporto rischio-beneficio di un approccio basato sull'ecografia intravascolare, quindi più costoso e dispendioso di tempo ed energie. La situazione cambierà radicalmente quando si tratteranno pazienti e lesioni più complessi, dove è atteso un tasso ben più alto di restenosi. In attesa di tali studi controllati, possiamo basarci solo su evidenze indirette per giustificare l'uso dell'ecografia intravascolare in combinazione con gli stent a rilascio di farmaco in pazienti e lesioni più complessi.

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