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REVIEW   

Minerva Cardioangiologica 2005 February;53(1):49-58

Copyright © 2005 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

New pharmacological protocols to prevent or reduce contrast media nephropathy

Briguori C., Airoldi F., Morici N., Colombo A.


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L'insufficienza renale acuta secondaria alla somministrazione di mezzo di contrasto iodato rappresenta la terza causa di insufficienza renale acuta intra-ospedaliera. Questa complicanza, benché sia nella maggior parte dei casi benigna, con un decorso favorevole, a volte può essere molto grave, essendo gravata da una mortalità che oscilla dal 3,8% al 64%, a seconda dell'entità dell'incremento della creatininemia. In alcuni casi, inoltre, può essere necessario un trattamento dialitico transitorio.
Il meccanismo del danno renale da mezzo di contrasto non è ancora ben compreso. Tale complicanza sembra essere dovuta a: 1) un danno tossico diretto del mezzo di contrasto sulle cellule epiteliali del tubulo renale, e 2) una sofferenza ischemica della midollare renale secondaria a vasocostrizione indotta dal contrasto iodato. Questa alterazione dell'equilibrio della circolazione intra-renale, dovuta a uno squilibrio tra fattori vasodilatatori e vasocostrittori, sembra essere dovuta a una ridotta disponibilità di sostanze vasodilatanti quali l'ossido nitrico, e le prostaglandine, e un aumento dei livelli delle sostanze vasocostrittrici quali l'endotelina.
Attualmente le raccomandazioni per la prevenzione del danno renale da mezzo di contrasto sono: 1) l'idratazione peri-procedurale; 2) l'uso di un mezzo di contrasto iso-osmolare o a bassa osmolarità, e 3) l'uso di limitate quantità di mezzo di contrasto. Negli ultimi anni hanno suscitato notevole interesse alcune strategie terapeutiche farmacologiche addizionali, quali la somministrazione di sostanze anti-ossidanti (quali l'acetilcisteina e l'acido ascorbico) e il fenoldopam (agonista selettivo dei recettori dopaminiergici DA-1).

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