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Minerva Cardioangiologica 2004 August;52(4):329-38

Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

La visualizzazione ecocontrastografica dell’arteria mammaria interna sinistra dopo vasodilatazione migliora la valutazione del graft arterioso

Calachanis M., Giorgis M. L., Barberis G., Morello M., Mangiardi L., Actis Dato G., Trevi G.


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Obiettivo. La pervietà dei graft arteriosi, effettuati con l'arteria mammaria interna sinistra (AMIS) sulla discendente anteriore, può essere studiata con un nuovo approccio eco color Doppler meno invasivo e più facilmente effettuabile dell'esame emodinamico. Le principali limitazioni di tale esame consistono nell'essere operatore dipendente e nella variabilità della localizzazione del graft nella gabbia toracica.
Obiettivi dello studio sono: verificare la fattibilità di un'indagine eco color Doppler dell'AMIS come graft sulla coronaria discendente inferiore; verificare quale sia il migliore approccio tra la finestra parasternale e quella sovraclaveare; verificare l'incremento della velocità sistolica e diastolica del flusso mammario (basale e dopo infusione di dipiridamolo) e l'incremento del segnale Doppler dopo infusione di mezzo di contrasto.
Metodi. Sono stati arruolati 20 pazienti con precedente intervento di rivascolarizzazione arteriosa con AMIS sulla coronaria discendente anteriore nei 10 anni precedenti e senza stenosi significative del graft a un controllo coronarografico effettuato nei 6 mesi precedenti. È stato eseguito un esame eco color Doppler e successivo test farmacologico con dipiridamolo (0,56 mg/kg in 4 min) e infusione di mezzo di contrasto Levovist®, a riposo e dopo vasodilatazione, al fine di valutare la pervietà e la riserva di flusso del graft. Sono state calcolate le velocità di picco diastolica e sistolica, il loro rapporto e gli integrali velocità tempo diastolico e totale.
Risultati. Dopo l'infusione di dipiridamolo si è verificato un incremento significativo delle velocità massime sistoliche e soprattutto diastoliche. L'infusione di Levovist®, immediatamente dopo lo stimolo vasodilatatore con il dipiridamolo, ha reso più facile l'interpretazione dei risultati rendendo significativo il rapporto tra le velocità sistoliche e diastoliche di picco e gli integrali velocità/tempo (VTI) totale e diastolico.
Conclusioni. L'associazione dipiridamolo-Levovist® è ottimale per valutare la riserva di flusso grazie alla vasodilatazione indotta dal dipiridamolo e dal miglioramento del segnale Doppler ottenuto con il Levovist® e permette di selezionare i pazienti che necessitano di un'indagine coronarografica.

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