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CASI CLINICI   

Minerva Cardioangiologica 2003 June;51(3):337-42

Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Accesso chirurgico all’arteria carotide interna distale mediante osteotomia mandibolare verticale

Irace L., Faccenna F., Siani A., Gabrielli R., Pascucci M., Marino M., Benedetti-Valentini M., Valentini V., Fabiani F., Nicolai G., Torroni A., Iannetti G.


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L'accesso chirurgico al segmento distale dell'arteria carotide interna in prossimità della base cranica, richiede spesso manovre come la sezione del muscolo digastrico o la lussazione della mandibola. Tali manovre permettono una estensione dell'accesso ma tale estensione non appare tuttavia sempre sufficiente. Inoltre tali procedure sono gravate da notevoli complicanze sui nervi cranici o sull'articolazione temporo-mandibolare. L'impiego dell'osteotomia verticale mandibolare (OVM) permette invece un ottima esposizione della carotide interna distale, non richiede una preparazione specifica, e presenta bassa percentuale di complicazioni sia sui nervi cranici che sull' articolazione temporo mandibolare.
Riportiamo due casi di approccio distale alla carotide interna mediante osteotomia verticale. L'indica-zione operatoria era stata posta per lesioni preocclusive documentate all'eco-color-Doppler ed in un caso mediante studio arteriografico. L'OVM è stata eseguita per via latero-cervicale con approccio standard, e la sinfisi mandibolare è stata ottenuta con placche e viti in titanio. In un caso è stato eseguito un bypass tra CC e CI in PTFE carbon TW 6 mm, in un caso un bypass in vena grande safena autologa.
Non si sono verficate complicanze maggiori o minori né lesioni dell'ATM.
Riteniamo che l'OVM sia ottimale per l'esposizione della carotide interna alla base del cranio, poiché presenta scarsa incidenza di lesioni sui nervi cranici e sull'ATM e non richiede una specifica preparazione o via d'accesso.

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