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CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA
Minerva Cardioangiologica 2002 October;50(5):405-18
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Sirolimus eluting stent in the treatment of atherosclerosis coronary artery disease
Degertekin M., Regar E., Tanabe K., Lee C. H., Serruys P. W.
Attualmente l'applicazione di stent è l'intervento coronarico più utilizzato. Tuttavia resta da risolvere il problema della stenosi intrastent dovuta ad un'esagerata iperplasia neointimale. Quest'ultima è dovuta alla risposta del vaso alle lesioni provocate dallo stent e consiste essenzialmente nella proliferazione di cellule muscolari lisce. I meccanismi molecolari alla base della restenosi vengono spiegati in questo articolo. Recentemente l'applicazione di uno stent a rilascio controllato di farmaci («drug eluting stent») è stato proposto come un possibile metodo per evitare la restenosi intrastent. Studi su animali hanno confermato la sicurezza e l'efficacia dell'applicazione in vivo di uno stent a rilascio di sirolimus («sirolimus eluting stent»). Nella sperimentazione FIM ‹ il primo studio clinico sull'uso per lesioni primitive di stent rilascianti sirolimus ‹ il tasso di restenosi è risultato sorprendentemente pari allo 0%. Nella sperimentazione RAVEL ‹ il primo studio prospettico a doppio cieco multicentrico ‹ sono stati scelti, in 19 centri, 238 pazienti con lesioni primitive e divisi in modo casuale in 2 gruppi: l'uno trattato con uno stent rilasciante sirolimus e l'altro con un Bx velocity stent non rivestito da farmaci. Dopo 6 mesi il tasso di stenosi nel gruppo con stent rilasciante sirolimus era sempre 0% rispetto al 26,6% del controllo. Inoltre le complicanze angiografiche tardive e quelle cardiache erano nettamente inferiori nel gruppo con stent rilasciante sirolimus. La sperimentazione SIRIUS è attualmente in atto in 53 centri degli Stati Uniti e studia 1100 pazienti con lesioni primitive coronariche divisi in modo casuale in 2 gruppi: uno trattato con stent rilasciante sirolimus e l'altro con stent non rivestito. I risultati preliminari mostrano una riduzione dei tassi di restenosi, di perdita tardiva e di necessità di ripetere la procedura di rivascolarizzazione. Lesioni primitive a parte, i primi studi non random sono stati condotti anche sull'applicazione di stent rilasciante sirolimus per la restenosi intrastent ed hanno fornito risultati promettenti: gli interventi di rivascolarizzazione necessari hanno raggiunto tassi inferiori al 10%. Confrontato con gli stent coronarici standard, lo stent rilasciante sirolimus mostra di poter prevenire in modo efficace la proliferazione neointimale, la restenosi e le complicanze cliniche associate.