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REVIEW   

Minerva Cardioangiologica 2002 February;50(1):43-52

Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Anticoagulation for cardioversion of atrial fibrillation

El Gendi H., Ismail T., Charalampos K., Mayet J.


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La cardioversione della fibrillazione atriale cronica in ritmo sinusale comporta un rischio trombo-embolico dell'1,5-6%. Talvolta questi eventi si verificano al momento stesso della cardioversione ma più spesso sopravvengono a distanza di ore o giorni da essa. Incidenti vascolari acuti cerebrali e altri fenomeni embolici possono manifestarsi anche quando, prima della cardioversione, è stata esclusa la presenza di trombi atriali, mentre risulta evidente che, quantunque l'attività elettrica atriale possa essere ripristinata dalla cardioversione, la normale attività meccanica atriale può richiedere tempi più lunghi per ristabilirsi. Numerose indagini sono state incentrate sul ruolo della terapia anticoagulante dopo cardioversione nei pazienti affetti da fibrillazione atriale. Tuttavia, non sono stati ancora ben definiti né il meccanismo patogenetico delle complicanze emboliche né le indicazioni a una terapia anticoagulante standard. In questa rassegna verranno descritte la patogenesi degli eventi trombotici conseguenti alla cardioversione e le attuali strategie terapeutiche anticoagulanti.

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