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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Cardioangiologica 2002 February;50(1):21-8

Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Indicazioni e risultati preliminari dell’interruzione endoscopica sottofasciale delle vene perforanti (SEPS)

Irace L., Faccenna F., Gossetti B., Brunetti M., Tozzi M., Jabbour J., Faraglia V.


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Obiettivo. Lo scopo del nostro lavoro è di analizzare indicazioni, metodiche diagnostiche e tecniche nella SEPS e di valutarne i risultati a breve termine.
Metodi. Abbiamo considerato 18 pazienti; secondo la classificazione della North American Vascular Society, 3 appartenevano alla classe C6, 3 alla C5, 6 alla C4, 2 alla C3 e 4 alla C2. Con la tecnica descritta abbiamo interrotto da 2 a 5 perforanti di gamba, soprattutto la I e la II di Cockett. In 7 casi alla SEPS è stato associato lo stripping della grande (6) o della piccola safena (1) e, quando necessario, una varicectomia. Dopo l'intervento abbiamo praticato un bendaggio elasto-compressivo ed una terapia con eparina a basso peso molecolare.
Risultati. Nei 6 pazienti delle classi C2 e C3 l'esame clinico e l'ECD non hanno evidenziato varici residue e/o recidive, né reflussi patologici. Nei 12 pazienti delle classi C4, C5 e C6, è stata osservata una riduzione dell'edema perimalleolare. Nei 3 pazienti con ulcere attive abbiamo osservato in un caso una riduzione di ampiezza ed in 2 casi una risoluzione delle ulcere stesse.
Conclusioni. La SEPS è indicata nei pazienti appartenenti alle classi C5 e C6, specie in quelli che presentano un'ulcera flebostatica o i postumi di essa. È ipotizzabile un'estensione delle indicazioni nei pazienti con insufficienza venosa del circolo superficiale nei quali sia evidenziabile all'ECD un'insufficienza delle perforanti. L'ECD, eseguito da operatori esperti, appare sufficiente da solo per una corretta valutazione delle perforanti incontinenti e per il loro mappaggio.

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