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Minerva Cardioangiologica 2002 February;50(1):1-8
Copyright © 2002 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Studio ecocardiografico della riserva di flusso coronarico in pazienti con ipertensione arteriosa essenziale
Arcidiacono G., Privitelli L., Laurenti A., Vicari E., Conticello A., Di Mauro C., Quartarone D., Di Mauro M., Terranova R.
Obiettivo. Nei pazienti con ipertensione arteriosa essenziale (IAE), l'ipertrofia ventricolare sinistra (IVS) causa alterazioni funzionali e/o strutturali dei vasi coronarici che possono alterare il flusso di riserva coronarica (FRC). Scopo dello studio è di valutare, in ipertesi con o senza IVS versus volontari sani normotesi, il flusso e la capacità vasodilatante coronarica ed il FRC di base e durante infusione e.v. di dipiridamolo.
Metodi. Sono stati selezionati, mediante ECG, eco color Doppler ed ecocardio transesofageo (ETE), 80 pazienti di cui 50 ipertesi senza e con IVS da lieve-moderata a grave e 30 controlli normotesi. Ai pazienti arruolati è stato effettuato ETE prima e durante infusione di 0,86 mg/kg di dipiridamolo a dosi crescenti, 0,56 mg/kg in 4 minuti (bassa dose) seguiti dopo 3 minuti da ulteriori 0,30 mg/kg (alta dose). L'osservazione è durata 18 mesi e nessun paziente è uscito dallo studio.
Risultati. Le resistenze coronariche negli ipertesi si sono ridotte significativamente durante infusione di dipiridamolo pur mantenendosi più elevate rispetto ai controlli. La ridotta capacità vasodilatante coronarica negli ipertesi potrebbe essere dovuta ad un aumento del tono vasomotore basale e/o ad una ridotta compliance dei vasi di resistenza coronarici. Il FRC è risultato significativamente ridotto in tutti gli ipertesi studiati, compresi coloro che non hanno sviluppato IVS. Riteniamo ciò secondario ad un precoce incremento del flusso e del tono coronarico.
Conclusioni. In conclusione IAE è causa di alterazioni coronariche anatomo-funzionali precoci che rendono gli ipertesi a rischio di eventi coronarici ancora prima dell'instaurarsi di IVS.