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NOTE DI TECNICA   

Minerva Cardioangiologica 2000 April-May;48(4-5):137-48

Copyright © 2000 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

Considerazioni sulle modificazioni pulsopletismografiche digitali da jonoforesi con metacolina in soggetti con fenomeno di Raynaud

Taccola A., Zambelli M.


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Sono state studiate, su 41 giovani donne con fenomeno di Raynaud verosimilmente primitivo, le modificazioni pletismografiche indotte da metacolina (un derivato dell'acetilcolina) somministrata mediante jonoforesi.
Tutte le pazienti hanno presentato un incremento sfigmico assai netto, statisticamente significativo, sicuramente correlabile con l'azione di vasodilatazione esercitata dalla sostanza.
Per altro, in quasi la metà dei 23 casi nei quali è stata successivamente esaminata la risposta pletismografica alle variazioni posturali passive, è stato riscontrato un comportamento circolatorio distrettuale suggestivo per il peristere, anche dopo la vasodilatazione da metacolina, di stimolo vasocostrittore neurogeno oppure di inadeguata modulazione vasomotoria EDRF-mediata.
Secondo gli Autori i rilievi ottenuti consentono di acquisire e precisare elementi utili alla conoscenza dei meccanismi patogenetici del Raynaud, in quanto sottolineano l'importanza di una «bilancia vasomotoria» nell'assicurare l'omeostasi circolatoria distrettuale.
Viene quindi confermato e puntualizzato quanto implicitamente già noto e cioè che un vasospasmo patologico può scatenarsi e persistere nel tempo quando si verifichino due condizioni fondamentali: a) un'intensa azione vasocostrittrice, inizialmente neurogena, successivamente potenziata da stimoli sinergici bioumorali; b) il contestuale venir meno della capacità di modulazione vasomotoria intrinseca, EDRF-mediata.
Il prevalere dell'uno o dell'altro momento condizionerebbe poi il manifestarsi dei differenti quadri clinici che contraddistinguono le acrosindromi vascolari di questo tipo.
Individuare tali momenti, aggiungendo il test della jonoforesi con metacolina agli accertamenti strumentali routinariamente necessari per l'inquadramento di un Raynaud, consentirebbe pertanto sia un approfondimento diagnostico sia un più favorevole approccio terapeutico.

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