![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
ARTICOLI ORIGINALI
Minerva Cardioangiologica 1999 March;47(3):49-54
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Il trattamento combinato chirurgico ed endovascolare delle stenosi dell’arteria anonima
Merlo M., Conforti M., Apostolou D., Carignano G.
Obiettivo. L'arteria anonima è un vaso difficilmente trattabile dal punto di vista chirurgico in quanto è situata in posizione retrosternale e la correzione di una patologia in tale sede, comporta una sternotomia mediana.
Tale intervento è gravato da complicanze sia locali (osteiti) che generali (insufficienza respiratoria) che la rendono non poco gravosa per il paziente.
Di contro la patologia stenosante dell'arteria anonima riveste una certa gravità per la presenza di due vasi cerebro-afferenti, la carotide comune e la vertebrale, che da essa originano, direttamente la prima ed indirettamente la seconda.
L'incidenza di tale patologia è fortunatamente bassa e corrisponde a meno del 10% di tutta la patologia vascolare extracranica dei TSA.
Metodi. La nostra esperienza si riferisce a 10 casi giunti alla nostra osservazione e sottoposti ad un trattamento ritenuto a nostro avviso valido e con un ridotto trauma chirurgico.
In questo tipo di trattamento si effettua l'isolamento chirurgico della carotide comune e attraverso di essa si fa passare per via retrograda una guida attraverso la stenosi.
Dopo aver clampato la carotide comune si procede a PTA+stenting dell'anonima, mantenendo quindi un flusso carotide esterna-carotide interna.
Dopo le manovre endovascolari eseguite per puntura del vaso suddetto, si esegue una arteriotomia sulla carotide comune ed attraverso di essa si procede ad un «flushing» al fine di far fuoriuscire eventuali frammenti di placca derivanti dalla PTA.
Dopo aver suturato l'arteriotomia si ripristina il flusso normale nella carotide.
Risultati. Dei 10 pazienti sottoposti a tale trattamento nessuno ha avuto complicanze né di tipo locale né di tipo generale e tutti i pazienti sono stati dimessi in terza giornata.
Conclusioni. Riteniamo quindi che questa tecnica costituisca una valida e meno traumatizzante alternativa all'intervento radicale ed un ottimo connubio tra chirurgia e tecnica endovascolare.