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Minerva Anestesiologica 2004 March;70(3):117-24
Copyright © 2004 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Studio prospettico del successo e dell’efficacia della neurostimolazione midollare
Allegri M. 1, Arachi G. 1, Barbieri M. 2, Paulin L. 2, Bettaglio R. 2, Bonetti G. 2, Demartini L. 2, Violini A. 1, Braschi A. 1, Bonezzi C. 2
1 Anesthesia and Resuscitation Service I “S. Matteo” Polyclinic, IRCCS, Pavia, Italy 2 Unit of Palliative Care and Pain Therapy “S. Maugeri” Foundation, IRCCS, Pavia, Italy
Obiettivo. Scopo dello studio è valutare il successo (percentuale di pazienti, tra quelli selezionati, che hanno posizionato un neurostimolatore definitivo) e l’efficacia della tecnica (percentuale di pazienti che dopo 1 anno era migliorata in almento 3 delle 5 variabili considerate). Inoltre, abbiamo indagato se esiste una diminuzione statisticamente significativa nei valori del dolore e della limitazione funzionale. Abbiamo, infine, analizzato l’eventuale presenza di un differente outcome tra i pazienti con differente copertura parestesica.
Metodi. Abbiamo valutato 170 pazienti affetti da dolore neuropatico, Failed Back Surgery Syndrome e dolore vascolare, sottoposti, negli ultimi 4 anni, a intervento di neurostimolazione spinale (spinal cord stimulation, SCS). I pazienti sono stati valutati, all’inizio del trattamento e dopo 1 anno, con un questionario che misurava il dolore, la limitazione funzionale, il consumo di farmaci, la soddisfazione del paziente e il miglioramento della qualità della vita.
Risultati. È stato dimostrato un successo maggiore del 50% e un’efficacia del 69,9%, senza significative differenze tra le 3 sindromi dolorose. È stata inoltre, dimostrata, una diminuzione statisticamente significativa dei valori sia del dolore che della limitazione funzionale. Infine, abbiamo evidenziato l’assenza di un diverso outcome a 1 anno tra pazienti con diversa copertura parestesica.
Conclusioni. Tale studio prospettico ha confermato che la SCS è una metodica che possiede sia un buon successo sia un’ottima efficacia, con una significativa riduzione del dolore e della limitazione funzionale. Infine, lo studio ha evidenziato come sia importante evocare le parestesie nell’area dolente, ma non sia essenziale coprire tutta l’area algica.