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Minerva Anestesiologica 2002 November;68(11):811-23
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese, Italiano
Informare sui rischi e le complicanze dell’anestesia
Barneschi M. G. 1, Miccinesi G. 2, Marini F. 1, Bressan F. 1, Paci E. 2
1 U.O. Anestesia e Rianimazione I, A.O. Careggi Università degli Studi di Firenze, Firenze 2 U.O. Epidemiologia, C.S.P.O., Firenze
Obiettivi. Questo studio esamina la qualità del consenso in anestesia in pazienti che si sottopongono a interventi di chirurgia generale minore. Durante la visita anestesiologica sono state registrate le informazioni fornite sul rischio e le complicanze dell’anestesia, la consapevolezza del paziente del rischio specifica dell’anestesia ed è stata valutata l’influenza di un questionario sulla comunicazione.
Metodi. Studio prospettico controllato. Nella prima parte (Gruppo I: n=71) sono stati registrati i dati demografici, i rischi e le complicanze comunicate al paziente nella visita anestesiologica, la soddisfazione del paziente al riguardo. Nella seconda parte dello studio (Gruppo II: n=201) ai pazienti veniva inoltre chiesto di rispondere a un questionario concernente il loro stato di salute e la loro conoscenza del rischio in anestesia. L’analisi statistica è stata condotta usando il χ2 test di Pearson o il “t” test.
Risultati. La frequenza della comunicazione di almeno un rischio e/o complicanza è stata del 43,7% in GI e del 59,7% nel GII, p=0,019. Pazienti in classe ASA III erano informati di più (77%, c.i. 59-90) in confronto ai pazienti di classe ASA I-II (52%, c.i. 45-59) (p=0,008). Il 37% dei pazienti in classe ASA I-II e il 65% di quelli in classe ASA III desiderano la presenza di uno dei loro parenti durante la visita anestesiologica (p=0,016).
Conclusioni. I nostri risultati confermano che i pazienti gradiscono essere informati anche se sono inconsapevoli dei rischi e delle complicanze dell’anestesia. Il questionario sembra essere un importante strumento per l’educazione del paziente. Alcuni aspetti etici sono stati discussi.