![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
ANTITHROMBIN III IN SEVERE SEPSIS SMART 2002 Milano 29-31 maggio 2002 Free access
Minerva Anestesiologica 2002 May;68(5):454-7
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Antitrombina III: fattore chiave nella circolazione extracorporea
Ranucci M.
From the Istituto Policlinico S. Donato Department of Cardiothoracic Anesthesia San Donato Milanese (Milan) - Italy
L’antitrombina III svolge diversi meccanismi durante interventi cardiochirurgici in circolazione extracorporea. Fondamentalmente, essa agisce come inibitore naturale della trombina che, in presenza di eparina, blocca l’azione della trombina ed impedisce la formazione di trombi all’interno del circuito di circolazione extracorporea. Agendo come un «substrato suicida», l’antitrombina III viene consumata durante il bypass cardiopolmonare; allo stesso tempo, grandi quantità di trombina si formano durante e dopo il bypass cardiopolmonare. Come risultato, al termine dell’operazione si verifica un potenziale squilibrio tra i livelli circolanti di antitrombina e trombina, che conduce ad uno stato protrombotico. Inoltre, i pazienti pre-trattati con eparina giungono in sala operatoria con livelli circolanti di antitrombina III inferiori alla norma; ciò può determinare il fenomeno dell’eparino-resistenza e aggravare ulteriormente il rischio di complicanze trombotiche postoperatorie. Infine, le proprietà anti-infiammatorie dell’antitrombina III nella situazione di «reazione infiammatoria generalizzata» indotta dalla circolazione extracorporea rappresentano un nuovo ed inesplorato campo di ricerca.