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Minerva Anestesiologica 2001 December;67(12):855-62
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Anestesia spinale unilaterale. Stato dell’arte
Casati A., Fanelli G.
From the Vita-Salute University of Milano Department of Anesthesiology IRCCS H. San Raffaele, Milan
La possibilità di controllare la distribuzione intratecale degli anestetici locali per restringere il blocco subaracnoideo a livello del lato chirurgico è ancora controverso. Numerosi Autori sostengono che non sia assolutamente possibile controllare la distribuzione di un blocco subaraconideo, tuttavia, altri studi hanno descritto l’uso di una anestesia spinale “unilaterale” in pazienti sottoposti ad interventi che coinvolgevano un solo lato. Abbiamo quindi analizzato la letteratura su questo argomento cercando di trarre conclusioni clinicamente utili sulla fattibilità e sui potenziali vantaggi di questa particolare tecnica di anestesia locoregionale. Abbiamo valutato i principali risultati di lavori scientifici pubblicati recentemente sull’argomento inerenti l’uso clinico dell’anestesia spinale unilaterale. I principali fattori che devono essere considerati quando si intenda produrre un blocco subaracnoideo preferenzialmente distribuito su un solo lato del paziente sono l’uso di basse dosi di anestetico locale iniettato attraverso aghi direzionali a punta di matita, insieme ad un periodo di 15-20 min in decubito laterale ed all’uso di soluzioni ipo- od iperbariche. L’iniezione intratecale di 6-8 mg bupivacaina ipo- o iperbarica produce un blocco sensitivo unilaterale nel 50-70% dei pazienti, mentre un blocco motorio unilaterale può essere osservato circa nell’80% dei casi. La minimizzazione dell’estensione del blocco subaracnoideo determina una riduzione di circa 4 volte dell’incidenza di ipotensione clinicamente significativa, con una maggiore stabilità dei parametri cardiocircolatori. Il rapido recupero del blocco subaracnoideo dopo anestesia spinale unilaterale può essere anche utile per procedure effettuate in regime di day-hospital. L’uso di dosi ridotte di miscele ipo- o iperbariche di anestetico locale, iniettate lentamente attraverso aghi direzionali in pazienti posti in decubito laterale per 15-20 minuti consente di ottenere una distribuzione preferenziale del blocco stesso verso il lato chirurgico. Questo richiede un minimo ritardo del tempo di prepara-
zione, ma riduce gli effetti cardiovascolari con maggiore stabilità emodinamica, ed aumenta l’auto-nomia del paziente dopo l’intervento migliorandone l’accettabilità.