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ARTICOLI ORIGINALI  TERAPIA IPERBARICA Free accessfree

Minerva Anestesiologica 2001 October;67(10):713-25

Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese

Educazione ed addestramento in medicina iperbarica. L’esperienza islandese

Sallusti R., Ferraù S. *, Lozano Valdes A. *, Gonzales C. *, Jónsson M. **, Gullo A.

From the Department of Clinical Sciences, Section of Anesthesiology, Intensive Care and Pain Clinic, Trieste University School of Medicine, Trieste, Italy *Service of Hyperbaric Medicine and **Department of Internal Medicine, University of Reykjavik City Hospital, Reykjavik, Iceland


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Gli Autori descrivono la loro esperienza a riguardo della pratica, educazione e apprendimento nel campo della medicina iperbarica, seguendo un progetto internazionale di cooperazione scientifica, il primo della storia, tra l’Italia e l’Islanda. Come primo risultato di questo progetto, la prima apparecchiatura iperbarica è stata messa in funzione in Islanda nel marzo 1993, inizialmente ed integralmente gestita e supportata economicamente da parte degli italiani. Dal 1997, l’attività è stata invece finanziata interamente dal sistema sanitario nazionale islandese, grazie ad un budget stabilito ogni anno in base ad un accordo tra le autorità sanitarie italiane ed islandesi, lasciando il management medico ed economico del servizio al personale italiano. La medicina iperbarica rappresenta attualmente una realtà nella pratica medica islandese. Inoltre, sin dal 1994 giovani medici italiani dell’Università di Trieste, Italia, della Scuola di specializzazione di Anestesia e Rianimazione sono stati selezionati per un periodo di frequenza presso il servizio di medicina iperbarica dell’Università di Reykjavik City Hospital, come parte della loro formazione. L’attività formativa è consistita di una parte teorica e di una pratica di assistenza operativa. Alla fine del tirocinio, il frequentatore possiede una piena conoscenza delle indicazioni all’esecuzione della terapia iperbarica con ossigeno (HBOT), e delle procedure diagnostiche e terapeutiche correlate, è autonomo e capace di operare in sicurezza all’interno di una camera iperbarica. In quest’articolo è stato inoltre riportato uno studio analitico dell’attività svolta nell’anno 2000.

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