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Minerva Anestesiologica 2001 October;67(10):693-703
Copyright © 2009 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Marker molecolari emocoagulativi in pazienti sottoposti a prostatectomia radicale retropubica per tumore alla prostata e sottoposti a profilassi con eparina non frazionata o eparina a basso peso molecolare
Boncinelli S., Marsili M., Lorenzi P., Fabbri L. P., Pittino S., Filoni M., Bressan F., Sarti E. *, Cinotti S. **, Morfini M. **
From the Dipartimento di Fisiopatologia Clinica, Unità di Anestesia e Rianimazione *Dipartimento di Urologia **Dipartimento di Ematologia e Centro Emofilici Azienda Ospedaliera Careggi Università degli Studi - Firenze
Obiettivo. La trombosi venosa profonda e l’embolia polmonare rappresentano le più comuni cause di morbilità e mortalità postoperatoria in soggetti portatori di neoplasie addominali e pelviche. La ricerca ha avuto lo scopo di valutare, in soggetti neoplastici sottoposti a prostatectomia radicale retropubica, le variazioni dei parametri coagulativi indotte dall’impiego di due tipi di profilassi primaria: basse dosi standard di eparina non frazionata (UFH) o dosi singole di eparina a basso peso molecolare (LMWH)
Metodi. Cinquanta pazienti (range 45-75 anni) sono stati suddivisi a random in due gruppi. Nel gruppo 1 è stata somministrata s.c. UFH alla dose giornaliera di 5000 unità; nel gruppo 2 è stata somministrata s.c. nadroparina calcica alla dose giornaliera di 0,3 ml. In ambedue i gruppi la profilassi veniva iniziata nel periodo preoperatorio e mantenuta per tutta la durata del ricovero. In condizioni di base, nel I e VII giorno dopo l’intervento sono stati valutati emocromo, conta piastrinica, test espressivi del sistema coagulativo, marker molecolari del processo trombotico e inibitori fisiologici della coagulazione.
Risultati. I valori preoperatori di fibrinogeno, frammento F1+2, TAT e D-dimero sono risultati superiori ai valori normali in entrambi i gruppi. Un significativo aumento di questi marker è stato osservato anche nel periodo postoperatorio. Pt, aPTT, ATIII, PC, PS totale e libera hanno mostrato le variazioni più significative nel primo giorno postoperatorio, anche se i loro valori sono rimasti entro il range di normalità ai tre tempi di campionamento. I valori dei markers emocoagulativi hanno messo in evidenza una ipercoagulabilità di base, probabilmente correlata alla neoplasia ed alla attivazione trombinica indotta dalla prostatectomia. Nonostante questa trombofilia, in nessuno dei due gruppi si sono verificate complicazioni emorragiche o tromboemboliche.
Conclusioni. Questi risultati hanno dimostrato come una singola dose giornaliera di nadroparina sia sicura ed efficiente come la somministrazione di UFH tre volte al giorno, con un miglior rapporto rischi/benefici.