![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
QUALE MONITORAGGIO IN NEUROTRAUMATOLOGIA Free access
Minerva Anestesiologica 1999 May;65(5):322-6
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Cosa può dirci la saturazione giugulare?
Cormio M., Citerio G., Portella G.
Università degli Studi - Milano, Cattedra di Anestesia e Rianimazione, Servizio di Anestesia e Rianimazione, Azienda Ospedaliera, Ospedale San Gerardo - Monza (Milano)
La misura della saturazione venosa nel sangue refluo del bulbo della vena giugulare interna (SjvO2) dipende dalla relazione fra metabolismo e flusso cerebrale e fornisce quindi informazioni riguardo all’equilibrio globale tra domanda e offerta cerebrale d’ossigeno.
L’SjvO2 resta normale fino a quando il flusso è proporzionale alle richieste metaboliche cerebrali. Ogni disturbo che aumenti il metabolismo cerebrale e/o diminuisca l’apporto d’O2 determina, invece, una riduzione di SjvO2. Per contro, una riduzione di consumo e/o un aumento d’apporto d’O2 può causare un aumento di SjvO2.
Il controllo dell’ossigenazione cerebrale è di grande importanza per minimizzare i danni cerebrali secondari, principalmente ipossici/ischemici, nei pazienti in coma con grave danno neurologico.