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Minerva Oftalmologica 2018 September;60(3):144-9
DOI: 10.23736/S0026-4903.18.01804-4
Copyright © 2018 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Sindrome dell’occhio secco dal sostituto lacrimale al collirio omeopatico
Angelo M. MINNELLA 1, 2 ✉, Valeria PAGLIEI 1, Gloria GAMBINI 1
1 Institute of Ophtalmology, Catholic University of Sacred Heart, Rome, Italy; 2 Fondazione Policlinico A. Gemelli, IRCSS, Rome, Italy
La sindrome dell’occhio secco rappresenta uno dei principali disturbi riferiti dal paziente nel corso della visita oculistica. Più recentemente l’appurato ruolo dell’infiammazione nella patogenesi delle disfunzioni del film lacrimale ha spostato l’attenzione dalle sole lacrime artificiali (colliri a base di sostituti stabilizzanti il film lacrimale) a sostanze attive in diluizione omeopatica, a base di estratti di piante officinali, ad organotropismo oculare con proprietà antinfiammatorie. Negli ultimi anni, anche se si tratta di due differenti condizioni cliniche, è emerso un crescente interesse verso la congiuntivite allergica e la dry eye syndrome: ciò deriva principalmente da un forte correlazione temporale e patogenetica che lega i due quadri patologici. Infine tratteremo l’importanza di utilizzo di colliri senza conservanti. Diversi studi hanno messo in evidenza come in terapie prolungate i conservanti possano avere un effetto tossico sui componenti della superficie oculare. Già negli anni 90 gli studi avevano evidenziato un anomala espressione dei markers dell’infiammazione delle cellule congiuntivali di pazienti esposti ai farmaci e ai loro conservanti.
KEY WORDS: Dry Eye - Therapy - Preservatives - Personalized medicine