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ARTICOLI ORIGINALI   

Minerva Oftalmologica 2003 September-December;45(3-4):63-6

Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Fattori di rischio clinici e chirurgici per lo sviluppo della proliferazione vitreo-retinica

Acanfora F., La Rocca V.


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Obiettivo. La proliferazione vitreo-retinica (PVR), complicanza del distacco di retina (DR) regmatogeno, rappresenta la prima causa d'insuccesso degli interventi chirurgici per DR effettuati con tecnica tradizionale. Questo lavoro ha lo scopo di valutare quali sono i fattori di rischio clinici e chirurgici per lo sviluppo della PRV.
Metodi. Il presente lavoro è uno studio retrospettivo effettuato su 323 casi consecutivi di DR operati con tecnica tradizionale dal 1988 al 1996 presso l'Istituto di Clinica Oculistica dell'Università degli Studi di Napoli «Federico II». I parametri considerati per tale valutazione sono: età, sesso, ametropia, caratteristiche delle rotture retiniche (tipo, estensione e sede), caratteristiche cliniche del DR, stato della macula, stato del gel vitreale e parametri chirugici.
Risultati. Dei 323 pazienti operati per tecnica ab esterno 27 svilupparono PRV a varia distanza di tempo dall'intervento (tempo medio: 3 mesi). Sei pazienti hanno mostrato PRV grado C1; 8 PVR grado C2; 6 PRV grado D1; 4 PRV grado D2 e PRV grado D3. Dei 27 pazienti che avevano sviluppato DR 6 presentavano un DR totale, 3 un DR coinvolgente 1 settore, 11 un DR coinvolgente 2 settori e 7 un DR coinvolgente 3 settori. Dai dati presentati si evince che quanto maggiore è l'estensione del distacco di retina, tanto più alta è l'incidenza della PRV.
Conclusioni. Nel nostro studio retrospettivo abbiamo osservato che l'incidenza di PRV post-operatoria era particolarmente associata ai HDR con lacerazione a ferro di cavallo di varia ampiezza ed estensione; tale rilievo è valido in particolare per i pazienti affetti da lacerazioni giganti e lacerazioni a ferro di cavallo in più settori.

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