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ARTICOLI ORIGINALI   

MR Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa 2008 March;22(1):71-4

Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Valutazione ecografica dei tendini estensori degli arti inferiori in pazienti affetti da grave obesità

Bertocco P., Fontana P., Baccalaro G., Pace L.

Unità Operativa a Indirizzo Reumatologico e Osteoarticolare, IRCCS Istituto Auxologico Italiano Ospedale San Giuseppe, Piancavallo, Verbania


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Obiettivo. L’eccesso ponderale e l’obesità possono essere considerati degli importanti fattori di rischio per fenomeni degenerativi artrosici che si manifestano nell’età tardo-adulta. Le conseguenze possono essere legate al dolore locale, alle limitazioni funzionali coinvolgenti più distretti, quali il ginocchio, il rachide lombare, l’ambito coxo-femorale, il piede. Inoltre può derivare una forte contrazione e limitazione delle comuni attività quotidiane associato a un deficit muscolare accessorio del distretto articolare coinvolto. Il deficit muscolare può essere un fattore consequenziale al danno articolare, ma al tempo stesso potrebbe esserne in parte la causa, con una riduzione dei parametri di forza e di lavoro, anomalie cinetiche e cinematiche rispetto ai criteri espressione di norma.
Meodi. Lo studio presentato è stato condotto su 20 soggetti di sesso femminile, 10 normopeso e 10 pazienti ospedalizzate, affette da grave obesità non complicata, di età adulta (media 29 anni), asintomatiche per problematiche osteoarticolari agli arti inferiori, valutate con metodica ecografica a livello dei tendini estensori degli arti inferiori. Lo scopo del lavoro era quello di valutare, in una popolazione di riferimento, eventuali alterazioni circa lo spessore e l’omogeneità di struttura delle componenti oggetto d’analisi, in una fase di asintomaticità e in distretti particolarmente sollecitati per effetto di carichi incongrui, sia statici che dinamici, in gran parte relazionabili all’esubero ponderale.
Risultati. Dai dati emersi, è possibile sottolineare come, rispetto ai normopeso, nel paziente obeso vi sia un evidente incremento di spessore con alterata omogeneità strutturale a carico del tendine quadricipitale, pur in assenza di una sintomatologia manifesta a livello locale.
Conclusioni. Vista la stretta correlazione esistente tra gonartrosi e obesità, che in genere si esprime in età più avanzata con una clinica e un’obiettività specifica, un simile riscontro in uno stadio pre-clinico, ottenuto con una metodica non invasiva e di semplice utilizzo, potrebbe risultare importante al fine di incidere sulla progressione di un quadro degenerativo destruente e invalidante.

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