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MR Giornale Italiano di Medicina Riabilitativa 2006 June;20(2):115-24

Copyright © 2006 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Valutazione della mobilità e del ricorso alle risorse riabilitative negli esiti in stabilizzati di ictus cerebri

Bissolotti L., Calabretto C., Passeri E. W., Musolino A., Tira D.

Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale Casa di Cura Domus Salutis, Brescia


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Ogni anno si verificano in Italia circa 194 000 ictus, nel 35% dei pazienti colpiti residua una grave disabilità. In tale ambito si è valutato il tasso di sopravvivenza a distanza di quasi 5 anni di un campione di pazienti della Provincia di Brescia, valutando inoltre il ricorso al trattamento riabilitativo negli esiti stabilizzati di ictus cerebri, l’effettivo utilizzo degli ausili prescritti al domicilio ed il livello di autonomia motoria al domicilio.
L’età avanzata, il tipo di ictus e la durata del ricovero in fase subacuta non sono elementi predittivi del ricorso agli ausili o al trattamento riabilitativo nel tempo. In particolare l’età superiore ai 70 anni non ha comunque impedito l’ottenimento ed il mantenimento dell’autonomia motoria ottenuta in fase subacuta.
Bassi punteggi Barthel in fase subacuta e la presenza del catetere vescicale all’ingresso sono risultati elementi discriminativi e predittivi del ricorso agli ausili maggiori.
Da sottolineare ancora una volta l’esigenza di una maggiore attenzione nella prescrizione degli ausili ed ortesi dato il mancato utilizzo in un terzo dei pazienti osservati ed il conseguente spreco in termini di risorse sanitarie.

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