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La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio 2022 Giugno;18(2):119-24
DOI: 10.23736/S1825-859X.22.00149-9
Copyright © 2022 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Prolattina e infertilità
Monica TORELLO 1 ✉, Romolo M. DORIZZI 2
1 U.O. Patologia Clinica, Laboratorio Unico AUSL della Romagna, Pievesestina, Cesena, Forlì-Cesena, Italia; 2 SIPMeL, Castelfranco Veneto, Treviso, Italia
La prolattina (PRL) è un ormone polipeptidico costituito da 199 aminoacidi dal peso di 23 kDa secreta dalle cellule lattotrope dell’ipofisi anteriore. Tre forme diverse di prolattina sono presenti nel siero umano. La forma monomerica, biologicamente e immunologicamente attiva, è la più rappresentativa (circa l’80% del totale). Sono presenti anche le forme inattive o con bassa attività biologica dimeriche (5-20%) e tetrameriche (0,5-5%). La prolattina favorisce lo sviluppo e la differenziazione della ghiandola mammaria, ma alte concentrazioni sieriche dell’ormone hanno un effetto inibitore sul tessuto ovarico e sulla secrezione ipofisaria delle gonadotropine. L’aumentata produzione di prolattina in gravidanza e nella lattazione dopo il parto è regolata da un aumento degli estrogeni e del testosterone. Tra le principali cause dei disturbi della fertilità vi è l’iperprolattinemia. La corretta determinazione laboratoristica della prolattina gioca un ruolo fondamentale nella diagnosi di amenorrea, galattorrea, ginecomastia e azoospermia, ma anche nell’oncologia ipofisaria e mammaria.
KEY WORDS: Prolactin; Hyperprolactinemia; Infertility