![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Publication history |
Estratti |
Permessi |
Per citare questo articolo |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
SCHEGGE DI STORIA DELLA MEDICINA
La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio 2021 Dicembre;17(4):269-82
DOI: 10.23736/S1825-859X.21.00120-1
Copyright © 2021 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La febbre da fieno nei lavori di John Bostock e Morrell Mackenzie. Storia, descrizione, eziologia e cura nel corso dell’Ottocento
Giuliano DALL'OLIO ✉
Montecchio Maggiore, Vicenza, Italia
La prima descrizione di una non grave ma noiosa ed inconsueta affezione che colpisce gli occhi, il naso e la gola in primavera ed estate, associata a profusa secrezione nasale, ripetuti parossismi di starnuti, prurito agli occhi, viene attribuita al medico inglese John Bostock. La relazione sulla malattia, che viene denominata “febbre da fieno” o “catarro estivo”, è presentata alla Royal Medical Society di Londra nel 1819 come “caso clinico” di un paziente, che si rivela essere l’autore stesso. Nel corso dell’Ottocento numerosi illustri medici, alcuni dei quali soffrivano essi stessi della malattia, si occupano di questo disturbo stagionale che verrà scoperto essere causato principalmente dal polline del fieno e di altri vegetali durante la fioritura nei mesi primaverili ed estivi. Sarà il laringoiatra Morrell Mackenzie, negli ultimi decenni del secolo, a pubblicare un articolato lavoro sulla febbre da fieno che percorre il cammino delle ricerche e degli studi dei colleghi e suoi personali. Ne risulta una interessante rassegna storica della malattia e dei personaggi che hanno contribuito alle indagini per rivelarne la eziologia, studiarne i sintomi, il percorso diagnostico, la prognosi, le cure farmacologiche e palliative, le strategie attuate e i traguardi raggiunti. Incoraggianti le conclusioni di Mackenzie che vede nella introduzione della cocaina nella terapia farmacologica un sollievo per i malati e un aiuto per i medici curanti.
KEY WORDS: Hay fever; Summer catarrh; Hay cold