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CASO CLINICO   

La Rivista Italiana della Medicina di Laboratorio 2019 Settembre;15(3):233-6

DOI: 10.23736/S1825-859X.19.00029-X

Copyright © 2019 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano

Interferenza analitica nella ricerca sierologica di infezione da virus dell’immunodeficienza acquisita umana in ambito trasfusionale

Massimo DAVES 1 , Ugo SALVADORI 2, Paola MARCHESANI 2, Giovanni COSIO 1, Erika JANI 1, Eva ROBATSCHER 3, Thomas MUELLER 1

1 Laboratorio di Biochimica Clinica, Comprensorio Sanitario di Bolzano, Bolzano, Italia; 2 Centro Trasfusionale, Comprensorio Sanitario di Bolzano, Bolzano, Italia; 3 Laboratorio di Microbiologia e Virologia, Comprensorio Sanitario di Bolzano, Bolzano, Italia



Le donazioni di sangue devono essere testate per escludere la presenza di agenti infettivi al fine di minimizzare il rischio di trasmissione e che gli emocomponenti siano sicuri per l’uso previsto. Lo screening sierologico con le odierne tecniche analitiche ha raggiunto livelli di specificità e sensibilità ottima ma purtroppo è ancora possibile ottenere anche se raramente dei risultati falsi postivi. Riportiamo il caso di un’interferenza analitica nella ricerca sierologica di HIV in un donatore di sangue abituale e come l’utilizzo di un semplice test di laboratorio per la rapida eliminazione di interferenze da eterofili possa essere di aiuto nella gestione di una falsa reattività.


KEY WORDS: Screening sierologico; Donazioni di sangue; Risultati falsi postivi

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