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PHYSIOLOGICAL AREA   

Medicina dello Sport 2022 March;75(1):5-15

DOI: 10.23736/S0025-7826.22.04028-5

Copyright © 2022 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano, Inglese

Monitoraggio della potenza critica usando gli output di massima potenza media durante intervalli brevi, medi e lunghi in ciclisti ben allenati

Miguel Á. GALÁN-RIOJA 1, Fernando GONZÁLEZ-MOHÍNO 1, 2 , Dajo SANDERS 3, James SPRAGG 4, Jose M. GONZÁLEZ-RAVÉ 1

1 Sport Training Lab, University of Castilla-La Mancha, Toledo, Spain; 2 Faculty of Life Sciences, Nebrija University, Madrid, Spain; 3 Department of Human Movement Science, Faculty of Health, Medicine and Life Sciences, Maastricht University, Maastricht, the Netherlands; 4 Spragg Cycle Coaching, Exeter, UK


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OBIETTIVO: Determinare la potenza critica (critical power, CP) durante l’allenamento è uno strumento prezioso per monitorare la progressione delle prestazioni e per demarcare le zone di intensità di allenamento. Gli obiettivi di questo studio sono stati: 1) confrontare la CP con intervalli di sforzo variato di breve, media e lunga durata (SML-INT) per mezzo di un test della CP eseguito sul campo; 2) determinare se SML-INT rappresenti o meno un modo efficace per migliorare la CP.
METODI: Sette ciclisti di sesso maschile hanno completato un periodo di allenamento della durata di 4 settimane. Precedentemente e successivamente al periodo di allenamento sono stati eseguiti dei test CP con modellazione a due e tre parametri. Inoltre, durante il periodo di allenamento, la potenza massima media (mean maximal power, MMP) relativa agli intervalli a 30s, 1, 3 e 7 minuti, sono stati usati per calcolare la CP.
RISULTATI: La CP ha fatto registrare un aumento del 5% al termine delle quattro settimane di allenamento. È stata riscontrata inoltre una differenza significativa in CP e W’ (la quantità finita e limitata di lavoro che può essere generato al di sopra della CP) nei valori pre-test e in tutti gli output di potenza analizzati (P<0,05), ad esclusione di MMP a 7 min. La MMP a 7 minuti raggiunta durante gli intervalli analizzati nelle prime due settimane non mostrava differenze significative dalla CP rilevata nel periodo pre-allenamento. Tuttavia, la MMP a 7 minuti raggiunta durante gli intervalli analizzati durante le ultime due settimane mostrava differenze significative dalla CP rilevata nel periodo post-allenamento.
CONCLUSIONI: I dati suggeriscono che l’allenamento SML-INT è effettivamente in grado di migliorare la CP e i valori di MMP a 7 minuti raggiunti durante la SML-INT possono essere potenzialmente usati come indicatore indiretto dei cambiamenti della CP.


KEY WORDS: Ciclismo; Forma fisica; Prestazioni sportive; Allenamento a intervalli

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