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MEDICAL AREA
Medicina dello Sport 2021 March;74(1):66-74
DOI: 10.23736/S0025-7826.21.03595-X
Copyright © 2021 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Analisi della variabilità della frequenza cardiaca nei giovani nuotatori
Betül S. TASKIN 1, Mine TASKIN 2, Mehmet TASKIN 1, Halil TASKIN 1 ✉
1 Faculty of Sport Sciences, Selcuk University, Konya, Turkey; 2 School of Applied Sciences, Selcuk University, Beyşehir, Konya, Turkey
OBIETTIVO: La variabilità della frequenza cardiaca (heart rate variability [HRV]) è la misura dell’intervallo di tempo tra battiti cardiaci successivi.
METODI: Questo studio si propone di esaminare la HRV nei nuotatori. È possibile descrivere la HRV a 24 ore, a breve termine, (~5 min) o breve, e ultra-breve (<5 min) utilizzando misurazioni nel dominio del tempo, della frequenza e non lineari. Allo studio hanno partecipato in totale 35 nuotatori di sesso maschile (età media; 12,10±1,758 anni, altezza media; 1,51±0,124 m, peso corporeo medio; 43,81±13,93 kg ed età sportiva media; 3,20±1,416 anni). La HRV è stata registrata con un orologio Polar V800 GPS impermeabile per 2 minuti a riposo, durante e dopo l’attività di nuoto.
RISULTATI: Il valore della media degli intervalli RR (MediaRR) dopo l’attività di nuoto è risultato essere superiore al valore MediaRR ottenuto durante il nuoto (P<0,05). Il valore quadratico medio delle differenze successive dell’intervallo RR a riposo (root mean square of successive differences [RMSSD]) è inferiore al valore RMSSD ottenuto nuotando (P<0,05). La percentuale dei successivi intervalli RR ottenuti nuotando differenti per di più di 50 ms (pNN50) è risultata superiore ai valori di pNN50 a riposo e dopo il nuoto (P<0,05). Inoltre, i valori di pNN50 ottenuti a riposo sono risultati superiori ai valori di pNN50 ottenuti dopo il nuoto (P<0,05). Il valore di bassa frequenza (low frequency [LF])/alta frequenza (high frequency [HF]) ottenuto dopo l’attività di nuoto è risultato essere superiore al valore LF/HF ottenuto a riposo (P<0,05).
CONCLUSIONI: Si è rilevato che il potere di contrazione del cuore e le attività anaboliche non sono cambiate a riposo, durante e dopo l’attività di nuoto. Si ritiene che gli individui non siano stati esposti a stress durante il riposo, il nuoto e dopo il nuoto. L’equilibrio tra la funzione simpatica e parasimpatica viene preservato nuotando e riposando; questo equilibrio dopo l’attività di nuoto è risultato variato di circa 4 volte rispetto alla condizione precedente. Dai valori nel dominio del tempo, si pensa che l’equilibrio tra cervello e cuore sia maggiormente disturbato nel nuoto con variabilità della frequenza cardiaca.
KEY WORDS: Frequenza cardiaca; Sport; Nuoto