![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Per citare questo articolo |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
AREA FISIOLOGICA
Medicina dello Sport 2015 September;68(3):389-99
Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Effetti acuti di metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi sul numero massimo di ripetizioni in una sessione di allenamento della forza
Novaes J. S. 1, Sá M. A. 1, Rodrigues Neto G. 1, Araujo C. 1, Costa E Silva G. 1, 2, Gomes T. M. 1, 3
1 Physical Education Post Graduation Program, Rio de Janeiro Federal University, Rio de Janeiro, Brazil; 2 Laboratory of Physiology and Human Performance, Federal Rural University of Rio de Janeiro, Seropédica, Brazil; 3 Estácio de Sá University, Rio de Janeiro, Brazil
OBIETTIVO: Il presente studio mirava a verificare gli effetti acuti di due diversi metodi di stretching e ordini di esecuzione degli esercizi sul numero massimo di ripetizioni (RM) in una sessione di allenamento della forza degli arti inferiori
METODI: Al presente studio hanno preso parte nove (N.=9) volontari di sesso maschile (24,33±3,04 anni; peso corporeo: 88,8±11,29 kg; altezza: 189,0±9,16 cm), non atleti ma con precedente esperienza nell’allenamento della resistenza. I partecipanti sono stati assegnati a 6 condizioni sperimentali, ordinate in maniera casuale, nelle quali tutti i soggetti hanno svolto la sessione di allenamento della forza preceduta da stretching statico (GSS), stretching propriocettivo (GPNF) o nessuno stretching (GNS). La sessione di allenamento della forza era composta da tre serie con carico regolato a 12 RM per i seguenti esercizi: Sequenza A (SeqA) – Ordine tradizionale – leg press (LP), leg extension (LE), leg curl (LC) e flessione plantare (FP); Sequenza B (SeqB) – Ordine inverso – FP, LC, LE e LP.
RISULTATI: Per quanto riguarda la somma dei numeri RM nelle tre serie di esercizi leg press, i risultati hanno mostrato differenze significative tra GNS-SeqA (la somma dei numeri RM per le tre serie di leg press [LP] nella Sequenza A) e GNS-SeqB (la somma dei numeri RM per le tre serie di LP nella Sequenza B) (P=0,000). Quanto agli esercizi leg extension, sono emerse differenze significative tra GNS-SeqA e GNS-SeqB (P=0,045), GPNF-SeqA e GNS-SeqA (P=0,039), GSS-SeqB e GNS-SeqB (P=0,004) e GPNF-SeqA e GPNF-SeqB (P=0,050). Nel caso dei leg curl, i risultati hanno evidenziato differenze significative tra GSS-SeqA e GSS-SeqB (P=0,040), GSS-SeqA e GNS-SeqA (P=0,024), GPNF-SeqA e GNS-SeqA (P=0,018), GNS-SeqB e GSS-SeqB (P=0,034) e GPNF-SeqB e GSS-SeqB (P=0,009). Quanto alle flessioni plantari (FP), sono state riscontrate differenze soltanto tra GPNF-SeqB e SGS-SeqB (P=0,004).
CONCLUSIONI: Il numero massimo di ripetizioni può essere influenzato sia dal completamento dello stretching pre-esercizio sia dalla variazione dell’ordine di esecuzione degli esercizi. Le sessioni di allenamento della forza non dovrebbero essere precedute da sessioni di stretching. Tali sessioni dovrebbero inoltre iniziare con gli esercizi che richiedono uno sforzo maggiore.