![]() |
JOURNAL TOOLS |
Opzioni di pubblicazione |
eTOC |
Per abbonarsi |
Sottometti un articolo |
Segnala alla tua biblioteca |
ARTICLE TOOLS |
Estratti |
Permessi |
Share |


I TUOI DATI
I TUOI ORDINI
CESTINO ACQUISTI
N. prodotti: 0
Totale ordine: € 0,00
COME ORDINARE
I TUOI ABBONAMENTI
I TUOI ARTICOLI
I TUOI EBOOK
COUPON
ACCESSIBILITÀ
AREA MEDICA
Medicina dello Sport 2014 December;67(4):633-41
Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Studio pilota sugli effetti cardiaci e metabolici dell’allenamento di resistenza a moderata altitudine in mezzofondisti
Polizzi G. 1, Giaccone M. 1, Gervasi M. 2, D’Amato A. 3, Palma A. 4, Bartolucci C. 2, Brandoni G. 5, Federici A. 2, Lucertini F. 2
1 Centro Studi CUS Palermo, Palermo, Italy; 2 Department of Biomolecular Sciences- Division of Exercise and Health Sciences, University of Urbino Carlo Bo, Urbino, Italy; 3 Sant’Antonio Abate Hospital, Trapani, Italy; 4 Dipartimento DISMOT, Facoltà di Scienze Motorie, University of Palermo, Palermo, Italy; 5 Unit of Diabetes, INRCA Ancona, Ancona, Italy
OBIETTIVO: L’allenamento a moderata altitudine è in grado di incrementare, al ritorno al livello del mare, i parametri fisiologici che determinano la prestazione di endurance: massimo consumo di ossigeno, estrazione muscolare di ossigeno, volume dei globuli rossi, massa e concentrazione di emoglobina plasmatiche, e gittata cardiaca e sistolica massime. Inoltre, l’allenamento a moderata altitudine riduce la frequenza cardiaca a riposo e ad intensità di esercizio sub-massimali. Non esistono invece studi esaustivi che abbiano indagato gli effetti di questo tipo di allenamento sulla gittata sistolica e sulla gittata cardiaca a riposo e sulle soglie metaboliche comunemente utilizzate nell’allenamento degli atleti di endurance. Scopo di questo studio è stato valutare alcuni parametri ematici, cardiaci e metabolici in seguito ad allenamento e pernottamento a moderata altitudine (2000 metri sul livello del mare).
METODI: In questo studio pilota 10 mezzofondisti hanno pernottato e si sono allenati a moderata altitudine per 1 mese. La concentrazione di emoglobina, la conta dei globuli rossi, il volume corpuscolare medio, e l’ematocrito, la gittata sistolica e la frequenza cardiaca, e la soglia anaerobica sono stati misurati subito prima dell’allenamento e nella seconda settimana dopo il ritorno al livello del mare, con tempistiche identiche.
RISULTATI: Il confronto tra le valutazioni pre- e post-allenamento ha evidenziato una significativa riduzione della frequenza cardiaca a riposo e un incremento significativo della concentrazione di emoglobina, della gittata sistolica e cardiaca a riposo, della velocità alla soglia del lattato individuale, e della velocità ad una concentrazione di lattato pari a 4 mmol/L di sangue.
CONCLUSIONI: Tutti questi effetti, che sono potenzialmente predittivi di una migliore performance a livello del mare in seguito ad allenamento e pernottamento a moderata altitudine, saranno utilizzati come base di partenza per l’implementazione di uno studio con un gruppo di controllo, una maggiore dimensione campionaria e delle valutazioni fisiologiche più complete.