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Medicina dello Sport 2014 December;67(4):603-15

Copyright © 2015 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Italiano, Inglese

Associazione tra ritmo metabolico a riposo e attività fisica misurata in maniera obiettiva in adolescenti sudafricani: lo studio PAHL

Wushe S. N., Moss S. J., Monyeki M. A.

Physical Activity, Sport and Recreation, North‑West University, Potchefstroom, South Africa


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OBIETTIVO: Il comportamento consolidato nel corso dell’adolescenza viene spesso mantenuto in età adulta. Obiettivo del presente studio è stato quello di identificare i modelli di attività fisica abituali e il dispendio energetico negli adolescenti di 15-16 anni di età, oltre a stabilire l’associazione tra ritmo metabolico a riposo (resting metabolic rate, RMR) e attività fisica determinata in maniera obiettiva in adolescenti di 15-16 anni di età.
METODI: Allo studio hanno preso parte 61 adolescenti (29 ragazzi, 32 ragazze) provenienti dallo studio quinquennale, attualmente in fase di svolgimento PAHLS (Physical Activity and Health Longitudinal Study; 2010-2014). L’RMR è stato misurato tramite calorimetria indiretta dopo un digiuno notturno. L’attività fisica è stata valutata in un periodo di sette giorni utilizzando il dispositivo Actiheart® (Cambridge, Regno Unito). L’analisi dei dati è stata condotta con i test t per gruppi indipendenti, il test U di Mann-Whitney e l’analisi di regressione multipla usando il software statistico per le scienze sociali (SPSS), versione 20.
RISULTATI: Le ragazze hanno trascorso un numero significativamente più elevato (P<0,05) di minuti/giorno in attività fisiche da moderate a intense rispetto ai ragazzi. I ragazzi hanno mostrato un RMR (P<0,05) e un dispendio energetico totale significativamente più elevati rispetto alle ragazze. Tuttavia, le ragazze hanno mostrato un dispendio energetico dell’attività fisica significativamente più elevato (P=0,022) rispetto ai ragazzi. Dopo l’adattamento per i fattori di confondimento nella regressione multipla, è evidente che l’attività fisica moderata e intensa ha un ampio effetto positivo sul RMR, con un ß standardizzato pari rispettivamente a 0,395 e 4,070. Inoltre, l’analisi di regressione tra RMR e attività fisica moderata ha mostrato un r2=0,46 (P<0,05.)
CONCLUSIONI: Gli attuali risultati mostrano una significativa relazione diretta tra RMR e attività fisica. Il ß standardizzato=0,395 indica che con l’aumento dell’attività fisica moderata di una deviazione standard, l’RMR aumenta di 0,395 deviazioni standard. Un r2 di 0,46 suggerisce che l’attività fisica moderata è responsabile di circa il 50% della variazione nel RMR negli adolescenti.

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