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AREA ORTOPEDICA
Medicina dello Sport 2013 June;66(2):241-52
Copyright © 2013 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano, Inglese
Valutazione RM delle patologie del rachide in posizione supina e sotto-carico fisiologico in atleti con macchina RM dedicata
Francavilla G. 1, Sutera R. 2, Iovane A. 2, Candela F. 2, Matranga D. 2, Sanfilippo A. 3, Francavilla V. C. 3, D’Arienzo M. 3, Midiri M. 2
1 Department of Clinical Medicine, Cardiovascular and Nephro-Urological Diseases, University of Palermo, Palermo, Italy; 2 DIBIMEF - Section of Radiological Sciences, University of Palermo, Palermo, Italy; 3 Clinic of Orthopedic and Trauma, University of Palermo, Palermo, Italy
Obiettivo. Scopo del nostro lavoro è stato quello di valutare il comportamento della colonna lombare di giovani atleti in posizione supina ed ortostatica, valutando tutte le variazioni posturali a cui la colonna va incontro durante il carico fisiologico, le alterazione patologiche e le eventuali discrepanze nella rilevazione della patologia tra le due posizioni.
Metodi. Nel periodo compreso tra agosto 2008 e ottobre 2009 abbiamo valutato due gruppi di 40 atleti (20 uomini e 20 donne), composto da soggetti con sintomi di dolore lombare. Tutti i soggetti sono stati esaminati con risonanza magnetica (RM) tramite scanner dedicato da 0,25 Tesla (G-Scan, Esaote, Biomedica, Genova, Italia) sia in posizione convenzionale supina, sia in posizione sotto-carico. Sono state acquisite immagini spin-echo T1-pesate, e fast-spin echo T2-pesate, tramite una bobina ricevente dedicata per la colonna lombare. Tre radiologi, in cieco rispetto all’anamnesi e l’esame clinico dei pazienti, hanno valutato, in consenso, le variazioni dell’angolo di lordosi lombare, dell’angolo lombo-sacrale e la presenza di patologia sulle immagini acquisite in entrambe le posizioni, nelle differenti sequenze e piani di scansione.
Risultati. La RM convenzionale supina è risultata positiva per patologia in 30/40 pazienti, mentre la RM sotto-carico è risultata positiva 39/40 pazienti rispettivamente. In particolare, la valutazione in posizione ortostatica ha permesso, in nove casi, di riscontrare patologie che sarebbero rimaste misconosciute se la valutazione fosse stata eseguita con la sola posizione supina. Rispetto alla RM in posizione supina, la RM in ortostatismo ha dimostrato modificazioni dell’angolo lombo-sacrale in 31/40 soggetti e dell’angolo di lordosi lombare in tutti e 40 i soggetti.
Conclusioni. La diagnostica per immagini della colonna lombare in posizione ortostatica con una RM dedicata e bobine dedicate può permettere l’identificazione di alterazioni patologiche che potrebbero rimanere misconosciute se i pazienti venissero esaminati nella sola posizione supina.