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Medicina dello Sport 2008 March;61(1):45-55

Copyright © 2008 EDIZIONI MINERVA MEDICA

lingua: Inglese, Italiano

Utilità dell’elettrocardiogramma di base nella certificazione di buona salute per attività fisica sportiva non agonistica

Casasco M. 1, 3, Biffi A. 2, Campagna S. 1, 3, Gheza A. 1, 3, Maifredi G. 1, Bianchi G. 1

1 Panathleticon Medicina dello Sport, Brescia, Italia 2 Istituto di Medicina dello Sport,Coni, Roma, Italia 3 Scuola di Specializzazione di Medicina dello Sport, Università di Brescia, Brescia, Italia


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Gli Autori hanno esaminato i tracciati elettrocardiografici (ECG) di 6 387 bambini o preadolescenti in occasione di una visita per la certificazione dello “stato di buona salute” (D.M. 28/02/1983) per l’ammissione ad attività sportive non agonistiche o per la certificazione medica ludico sportiva.
La registrazione di un ECG basale ha permesso di evidenziare la presenza di alcune patologie cardiache altrimenti misconosciute nel 3,3% dei casi: Wolff-Parkinson-White, difetti interventricolari, extrasistola ventricolare, disturbi della conduzione atrio-ventricolare, sindrome del QT lungo familiare.
Seppure l’incidenza di tali patologie risulti percentualmente non elevata, tenuto conto che trattasi di una popolazione presunta sana, la registrazione dell’ECG ha permesso di identificare situazioni patologiche anche rilevanti, in soggetti asintomatici e/o di approfondire notizie anamnestiche non evidenziabili alla sola visita medica
La valutazione di tale percentuale è però significativamente importante anche nell’evidenziare l’utilità del certificato di “stato di buona salute” o di una visita preventiva se si considera che essa è relativa alle sole problematiche cardiologiche e non prende in considerazione tutte le altre patologie che vengono evidenziate durante questo accertamento, che rappresenta il primo screening preventivo nel nostro Sistema Sanitario Nazionale.

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