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AREA TERAPEUTICA E RIABILITATIVA
Medicina dello Sport 2003 June;56(2):115-22
Copyright © 2003 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
Ruolo dell’elettroionoterapia nella modulazione di alcuni fattori biochimici, la fibronectina e il fattore XIII, nei processi riparativi di lesioni acute e croniche. Ipotesi di lavoro
Francavilla G. 1, Parisi A. 1, Schembri B. 1, Giglio A. 3, Caracciolo C. 2, Pancucci G. 1, Matina A. 1, Cristofalo M. 1, Francavilla V. C. 1
1 Cattedra di Medicina dello Sport, Università degli Studi di Palermo, Palermo; 2 Divisione di Ematologia con TMO, Università degli Studi di Palermo, Palermo; 3 AUSL n. 6 Palermo, Servizio di Medicina dello Sport, Palermo
Studi di fisiologia hanno dimostrato che correnti elettriche a flusso ionico modificano il circolo arterioso stimolando una migliore irrorazione e una velocizzazione dei meccanismi biofisici e biochimici. Segnali elettrici e magnetici arrivano alle cellule «eucariote», che li elaborano e li traducono in meccanismi molecolari all’interno del citoplasma.
L’elettroionoterapia produce un campo magnetico e un campo elettrico nella zona di applicazione. L’organismo umano, assimilabile a una «soluzione elettrolitica», permette alla corrente elettrica di scorrere al suo interno. Questo determina un aumento della permeabilità cellulare cui consegue il ristabilimento della fisiologica differenza di potenziale di membrana. Da questa azione biofisica deriva l’efficacia terapeutica. La presenza del dolore, dell’infiammazione e la necessità di effettuare processi riparativi su lesioni di tessuti danneggiati sono le condizioni cliniche che giustificano l’uso di tecniche di tipo elettroionoterapico.
Scopo del lavoro è quello di valutare i campi di applicazione dell’elettroionoterapia, e pertanto, oltre alla terapia riabilitativa di patologie da sport, si è voluto verificarne l’efficacia nella riparazione delle lesioni superficiali. L’immediata risoluzione del dolore, lo «spegnimento» dell’infiammazione, la riduzione dell’edema e la velocizzazione del processo riparativo sono i risultati ottenuti.
Fino ad ora sono stati identificati i fattori biochimici che intervengono sul dolore e sull’edema e alcune proteine o «fattori» che regolano il processo di crescita del tessuto di riparazione.
La curiosità scientifica ci ha indotto a progettare una ricerca in questo campo per studiare il comportamento di alcune proteine presenti nella flogosi acuta, la fibronectina e il fattore XIII, ipotizzando un ruolo chiave dell’elettroionoterapia nella riparazione di ferite a decorso torbido e non.