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AREA TERAPEUTICA E RIABILITATIVA
Medicina dello Sport 1999 June;52(2):99-104
Copyright © 1999 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Italiano
La postura: arte e scienza al servizio degli atleti
Cristofalo M. G., Parisi A., Francavilla V., Savojardo M., Galiano S., Pecorella G., Machese L., Palmeri F., Lo Coco L., Francavilla G.
Cattedra di Medicina dello Sport, Università degli Studi, Palermo
Il passaggio dal quadrupedismo al bipedismo, avvenuto milioni di anni fa, ha comportato dei veri e propri sconvolgimenti nella architettura muscolo-scheletrica dell’uomo.
La postura eretta comunque deve aver avuto dei vantaggi consistenti per affermarsi in modo così netto e definitivo.
La postura quindi definisce un rapporto inscindibile tra l’uomo e l’ambiente circostante. A mantenere la postura entro valori fisiologici intervengono complesse regole di biomeccanica che si estrinsecano in tre momenti fondamentali: momento statico, cinetico e cibernetico. L’ultimo dato conoscitivo è quello «psichico» che permette una relazione tra uomo e ambiente attraverso «il linguaggio del corpo».
Scopo del lavoro è quello di verificare se esistono delle connessioni tra la postura e lo sport e ancora l’intento di voler aggiungere lo studio baropodometrico elettronico a tutti gli atleti di rilievo giunti alla nostra osservazione per patologie a carico dell’apparato muscolo-scheletrico legate ad una postura scorretta.
L’esame baropodometrico in alcuni atleti ha evidenziato alterazioni dell’appoggio plantare e del baricentro, pertanto ha richiesto l’intervento di correzione con particolari plantari reflessogeni KS Medical che riescono a migliorare la statica e la dinamica corporea grazie ad una stimolazione propriocettiva riflessa sui muscoli intrinseci del piede, ottenendo così una fine attività riabilitativa.
Nonostante il numero esiguo degli atleti venuti alla nostra osservazione i dati in nostro possesso parlano chiaro:
— in tutti è migliorato l’assetto posturale in relazione alle resistenze allo sforzo in corso di allenamento e in gara;
— netto recupero con miglioramento significativo dei tempi ottenuti dopo correzione con apposito plantare.
La correzione di varianti patologiche riguardanti l’appoggio, il baricentro e la neurotrasmissione delle catene muscolari migliora la coordinazione motoria attivando non solo la perfezione ma anche la velocità dell’esecuzione del gesto atletico.