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AREA BIOLOGICA
Medicina dello Sport 1998 March;51(1):41-6
Copyright © 1998 EDIZIONI MINERVA MEDICA
lingua: Inglese
Catecolamine ed ossipurine plasmatiche durante arrampicata in quota
Pagano Dritto E. 1, Bianchi G. P. 2, Bargossi A. M. 1, Grossi G. 1, Moretti R. 3, Posabella G. 1, Marchesini G. 2
1 Laboratorio Centralizzato, Policlinico Sant’Orsola, Bologna; 2 Dipartimento di Medicina Interna, Cardioangiologia, Epatologia, Policlinico Sant’Orsola, Bologna; 3 Servizio di Recupero e Rieducazione Funzionale, Policlinico Sant’Orsola, Bologna
L’arrampicata è uno sport che richiede una grossa spesa energetica talvolta con sforzi di varia entità e durata. Abbiamo voluto studiare i cambiamenti fisiologici durante una ascensione secondari sia all’e-sercizio fisico che all’ipossia acuta e gli effetti sul bilancio energetico muscolare attraverso la valutazione delle concentrazioni plasmatiche di catecolamine e xantine.
Abbiamo studiato 8 scalatori allenati ma non acclimatati durante una ascensione tra 2240 e 2500 m. Gli scalatori erano divisi in coppie sulla base della abilità e salivano la 1a Torre del Sella su 4 differenti vie. Sono stati eseguiti prelievi ematici a digiuno al mattino, in cima, proprio al termine dell’ascensione e al termine della discesa.
I livelli plasmatici basali di norepinefrina e di epinefrina erano ai limiti superiori della norma e aumentavano del 50-100% come risposta all’esercizio. La dopamina non si modificava significativamente. Anche la ipoxantina e la xantina aumentavano durante l’esercizio ed era possibile rilevare una correlazione tra norepinefrina e ipoxantina. Il lattato aumentava significativamente durante la salita ma non raggiungeva il valore della soglia anaerobica. L’ammoniemia e l’uricemia erano normali e non si modificavano.
Le variazioni dei livelli di catecolamine e di ossipurine appaiono essere più correlate alla durata che all’intensità dell’esercizio fisico. I dati depongono a favore di un ruolo importante giocato anche dalla ipossia relativa.